Violenze e maltrattamenti nei confronti di mogli ed ex compagne: quattro episodi in poche ore nel napoletano che si sono conclusi con l’intervento delle forze dell’ordine che hanno scongiurato il peggio. Tre arresti e una denuncia è il bilancio di un fine settimana da incubo tra le mura di casa.
A Castellammare si è addirittura consumato un sequestro di persona dopo un tentativo di riconciliazione di una coppia. La vittima in questo caso è una madre di quattro bambine che si è lasciata convincere nel trascorrere un periodo insieme ad 44enne: dall’unione con lui la donna ha infatti avuto l’ultima figlia nata quattro mesi fa. L’uomo ha quindi condotto la ex, insieme a due bambine (la neonata e la sorellina di 8 anni), in un appartamento nei pressi del Santuario della Madonna della Libera. Nella tarda serata di venerdì, dopo che le bambine di erano addormentate, è cominciato l’incubo. Il 44enne ha preteso dalla donna un rapporto sessuale che gli è stato negato ed ha reagito come una furia: «Te ne farò pentire». Sabato mattina l’uomo si è impossessato della borsa contenente gli effetti personali della ex, tra cui il cellulare, chiudendo a chiave la porta dall’esterno e allontanandosi dall’abitazione. La donna, spaventata e rinchiusa in casa, si è però accorta che il telefono portato via era quello della figlia: con il suo cellulare ha perciò provato a chiedere aiuto senza successo in quanto si trovava in una zona priva di copertura di rete. Anche al numero di emergenza contattabile in questi casi non è riuscita ad indicare l’area dove di trovava. Una volta rientrato in casa il 44enne ha scorto la donna al telefono ed è scattato colpendola più volte alla testa ed alla nuca, tanto da farle perdere conoscenza. Solo dopo essersi ripresa, intorno alle 19 e 30, la vittima si è accorta che il suo ex compagno si era allontanato nuovamente, richiudendola in casa dove non c’era più la figlia di 8 anni. Da una finestra, rotta con la forza della disperazione, la donna ha visto all’esterno della casa la figlia in lacrime e con il volto gonfio ma in compagnia di un passante che ha chiamato la polizia. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Ps, agli ordini del primo dirigente Pasquale De Lorenzo e del vicequestore Daria Alfieri, che, dopo aver portato in salvo la mamma e le due bambine, hanno rintracciato e arrestato il pluripregiudicato V.D.O. di 44 anni al corso De Gasperi accusandolo di sequestro di persona, tentata violenza sessuale, lesioni personali, rapina e maltrattamenti. La donna e la figlioletta di 8 anni, sono state medicate in ospedale, per contusioni ed escoriazioni multiple al volto, alla testa ed agli arti.
Altro caso di violenza è avvenuto a Melito dove un 47enne, dopo aver discusso animatamente con la moglie per futili motivi e aver danneggiato con un pugno un televisore, ha tentato di colpire con un coltello a serramanico un vicino intervenuto per calmarlo. L’uomo è stato bloccato dai carabinieri, intervenuti nonostante suoi tentativi di divincolarsi e alcuni calci e pugni sferrati ai militari. Dagli accertamenti è emerso che i suoi comportamenti violenti andavano avanti da circa due anni.
A Bacoli, invece, i militari sono giunti in un lido balneare: qui un 35enne ubriaco aveva litigato con la ex a causa della loro situazione, picchiando e minacciando di morte la 29enne davanti alla loro figlia minorenne. Alla vista dei carabinieri l’uomo è fuggito venendo comunque raggiunto dopo un breve inseguimento.
L’ultimo caso ha avuto luogo all’interno del campo nomadi di via Brecce Sant’Erasmo. Un pregiudicato di 26 anni voleva costringere la ex convivente a prostituirsi, minacciandola con un coltello e addirittura abbattendo la sua casa con un furgone. La polizia lo ha fermato mentre la sua ex compagna, una romena di 23 anni, è finita in ospedale.
Francesco Ferrigno