Si impara in poco tempo, è veloce, talvolta velocissimo. Non richiede, come il bridge, un compagno fisso e una applicazione sistematica, non ci sono complicati sistemi da studiare.Per carità, al di la degli aspetti positivi relativi alla socializzazione che consente questo gioco a carte, ma vedere decine e decine di coppie sotto l’ombrellone o seduti sui lettini, dovrebbe provocare una serie d’interrogativi circa gli effetti che questo modo di vivere le ferie in maniera del tutto sedentaria può causare al nostro benessere corporeo.
Ecco perchè Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita tutti coloro che si avvicinano a questo hobby a pensare anche alla propria salute fisica e a non farsi prendere troppo dalla passione per il gioco, perchè magari tra una partita e l’altra quattro passi sulla battigia possono aiutare a sentirsi meglio.