Sabato 19 luglio presso il Castello del Parco Fienga di Nocera Inferiore, prende il via la seconda serata della rassegna “Centrale dell’Arte”. Ore 21.00, l’omaggio a Pier Paolo Pasolini. Introduce allo spettacolo, Alfonso Amendola, docente di Sociologia degli Audiovisivi Sperimentali presso l’Università degli Studi di Salerno. A seguire lo spettacolo “Nel nome del padre” con Paolo Aguzzi, Antonio Grimaldi (che ne firma anche la regia), Cristina M.Pagliara e Annarita Vitolo. Alle ore 22.15, la performance di body art “Il Colore nudo”, a cura del Teatro Grimaldello: art work di Giovanni Boccia. Chiudono la seconda serata alle 22.30, i componenti degli Avion Travel, Fausto Mesolella (chitarra, voce) e Mimì Ciaramella (percussion), accompagnati dalla chitarra hawaiana di Ferdinando Ghidelli.
L’omaggio a PPP. Si comincia con l’intervento/performance di Alfonso Amendola, (cattedra di Sociologia dei processi comunicativi, Università degli Studi di Salerno), dal titolo “Come non ci si difende dai ricordi. Pier Paolo Pasolini tra teatro e poesia”. L’intervento – che prende ispirazione da un racconto/memoria di Nico Naldini (cugino di Pasolini e collaboratore nella realizzazione di tutti i film del poeta e intellettuale) – vuol essere una prima “inevitabilmente essenziale e giustamente frammentata” traccia di riflessione su due specifici aspetti della vasta opera pasoliniana: la poesia e il teatro. <>. Segue lo spettacolo dedicato a Pier Paolo Pasolini, “Nel nome del padre” con Paolo Aguzzi, Antonio Grimaldi, Cristina M.Pagliara e Annarita Vitolo. Lo spettacolo è stato vincitore del premio “Le voci dell’anima 2012” Città di Rimini dell’omonimo festival. Uno spettacolo dove a far da protagonista è la scrittura scenica: praticamente nudo di qualsiasi parola, marcato dal fitto dialogo materico e carnale degli interpreti. L’atto unico racconta la vita e la morte del “poeta bianco” – come lo definisce il regista dello spettacolo Antonio Grimaldi – che muore e resuscita continuamente, in una sorta di rito infinito. Sul palco, la figura di Pasolini si unisce a quella onnipresente della madre, come quella del personaggio/Coniglio si completa con il personaggio/figura del Maiale: questi ultimi simboleggianti il lato oscuro della società civile. Vita privata, arte, giochi di potere. Lo spettacolo scandisce le tematiche del male e del potere politico, come Pasolini aveva già fatto nel suo capolavoro letterario incompiuto “Petrolio”, ma anche i temi della famiglia e del rapporto con i suoi genitori. In sottofondo, la registrazione della voce originale di PPP mentre legge le sue poesie e quella di Alberto Moravia ai funerali dell’amico poeta. A caratterizzare la rappresentazione, la dicotomia assenza/presenza: l’assenza di un padre (da cui il titolo) che non ha mai accettato l’omosessualità di Pier Paolo e risulta essere quasi un fantasma ingombrante e allo stesso tempo desiderato nella sua biografia; la complessa presenza di una madre che finisce per accogliere tra le proprie braccia il figlio morto come una pietà michelangiolesca o, peggio, come una Mamma Roma di pasoliniana memoria.
Arte e musica. Segue alle ore 22.00 la performance di body art “Il Colore nudo”, a cura del Teatro Grimaldello: art work di Giovanni Boccia. Chiudono la seconda serata alle 22.30, il Fausto Mesolella LIVE con i componenti della Piccola Orchestra Avion Travel, Fausto Mesolella (chitarra, voce) e Mimì Ciaramella (percussion), accompagnati dalla chitarra hawaiana di Ferdinando Ghidelli. Fausto Mesolella ha collaborato con grandi nomi della musica italiana come Gabriella Ferri, Andrea Bocelli, Gianmaria Testa, Gianna Nannini, Paolo Conte, Samuele Bersani, Francesco Tricarico. Come chitarrista ha partecipato con la Piccola Orchestra Avion Travel a due edizioni del Festival di Sanremo nella Sezione Campioni, vincendo nel 1998 il Premio della Critica Mia Martini al 48º Festival di Sanremo con il brano “Dormi e sogna” e nel 2000 il 50º Festival di Sanremo con il brano “Sentimento”.