Il Gazzettino vesuviano | IGV

Luigi Bonaventura - Untitled I - EGG - FEAST YOUR EYES - 100 X 150 cm, 2014“Feast your eyes”: è questo il titolo della mostra che il fotografo Luigi Bonaventura inaugurerà a Capri il prossimo 19 luglio.

Bonaventura, trevigiano classe 1986, ha costruito un racconto: le immagini, colte tutte sotto la luce naturale che predilige, raccontano la storia e il rapporto con il cibo, con i metodi di lavorazione, con gli ingredienti della terra, con l’artigianalità che è propria del credo italiano. La laboriosità, la dedizione, la conoscenza e il rapporto con le materie prime, vengono indagate e fermate per un istante: nascono immagini che, all’apparenza semplici come il loro oggetto, ci fanno scoprire dei particolari, ci forniscono dei punti di vista che sarebbero trascurati.

Il potere delle fotografie di Luigi Bonaventura risiede nella sua capacità di cogliere, attraverso la sua ricerca, la luce naturale e la sua peculiare brillantezza, di creare l’attesa dell’attimo, di scegliere un particolare focus, di destare una sensazione: il soggetto – un uovo bianco, il miele che scorre, un gambero appena pescato – non è il solo protagonista. Se il colore è uno degli elementi fondanti, la mano che spennella il pane trasmette dedizione, quella che cinge il gambero è orgogliosa, quasi sfacciata della sua padronanza. Le movenze di chi lavora la pasta sono leggere, morbide ma estremamente consapevoli.

E mentre pare tutto così naturale, le forme emergono in primo piano presentate dall’artista con semplicità frontale, seppur necessitino di grande coscienza: seguire la produzione del miele, fermando forme, colori e attimi di luce, sfornare il pane alle luci dell’alba e sentirne il profumo, cogliendone la consistenza e riuscendo a svilupparla, bilanciarla, stamparla, proiettando un’ombra che “doppia” e rafforza il suo soggetto insieme all’azione che esso compie, è il vero lavoro dell’artista. L’equilibrio è fondamentale ed è uno dei leitmotiv di Luigi Bonaventura: le api poggiano su di una struttura geometrica e creano risalti e giochi chiaroscurali. Il pane è contenuto in un bianco accecante che lo accoglie e trattiene ma, contemporaneamente, lo offre; il miele scorre liquido al centro dell’immagine, provenendo da un’anfora regolare, centrata e frontale, in un gioco di linee che si incontrano senza casualità, sulla cui convergenza si focalizzano i nostri sguardi.

La mostra sarà visitabile dal 19 al 25 luglio presso il Centro Caprense Ignazio Cerio in piazzatta Cerio, 5 a Capri.

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