Personale del nucleo di polizia municipale – sezione ambiente – e della capitaneria di porto – guardia costiera – di Castellammare di Stabia, nel tardo pomeriggio della giornata del 17 luglio 2014, in un’ operazione congiunta finalizzata all’individuazione dei responsabili che avevano determinato lo sversamento abusivo in mare di una sostanza colorante proveniente dal rivo Cannetiello ed a seguito di una serrata attività di indagine, hanno individuato l’azienda da cui è stato generato l’illecito sversamento. Trattasi di un’attività commerciale dedita alla vendita di ferramenta e vernici ubicata nel territorio di Castellammare di Stabia.
Presso detta struttura il personale incaricato ha proceduto al sequestro giudiziario del sistema di collettamento degli scarichi che si immetteva abusivamente nel rivo sopra cennato nonché della sostanza colorante rinvenuta all’interno dell’esercizio. Nei confronti del titolare di detta azienda, si è proceduto al deferimento all’autorità giudiziaria per i reati di danneggiamento delle acque pubbliche e per gli scarichi non autorizzati.
Sul posto è intervenuta l’ARPAC cui sono stati affidati i campioni di acqua colorata per le dovute analisi.
La vicenda aveva avuto origine dalla segnalazione di alcuni cittadini circa una vasta ed anomala colorazione delle acque provenienti dal rivo Cannetiello e nello specchio d’acqua prospiciente la villa comunale.
Le indagini sono ancora in corso e saranno estese anche all’individuazione di eventuali ulteriori scarichi abusivi. Di detta attività è stata tempestivamente informata l’autorità giudiziaria.
L’assessore alla polizia municipale, dott.ssa Maria Rita Auricchio, esprime grande soddisfazione per l’eccellente lavoro svolto dalla polizia municipale congiuntamente alla capitaneria di porto di Castellammare.
L’assessore dichiara: ”la tempestività e l’efficacia dell’intervneto effettuato è una testimonianza di grande professionalità ed esperinza”.
Il sindaco Nicola Cuomo si associa ai complimenti del vicesindaco Maria Rita Auricchio nei confronti del corpo di polizia municipale e della capitaneria di porto e anticipa sin d’ora che farà costituire l’ente parte civile nell’eventuale procedimento penale che dovesse essere iniziato dalla procura della repubblica del tribunale di Torre Annunziata per ottenere il risarcimento di tutti i gravi danni subiti. Nel caso in cui la trasgressione accertata non integrasse un’ipotesi di reato ma un illecito amministrativo il sindaco dichiara che agirà in via civile con autonoma azione per il risarcimento dei danni nei confronti dei trasgressori.
Il sindaco conclude: “Il recupero dell’arenile e del mare è uno degli obiettivi fondamentali di questa amministrazione e, pertanto, si lotterà senza quartiere contro chiunque attenti all’ambiente. Dopo aver faticosamente ottenuto la messa in funzione del depuratore biologico della foce Sarno e dopo aver collaborato operosamente con la regione campania e la Gori per il futuro collettamento del rivo San Marco al suddetto depuratore l’amministrazione non farà sconti a nessuno su questo argomento. Grazie al proprio impegno, dopo oltre 50 anni, è divenuto balneabile un piccolo tratto di costa alle spalle del porto di Marina di Stabia. Questi risultati devono essere incrementati e faremo di tutto per ricollegare la città e gli stabiesi alle proprie spiagge e al proprio mare”.