Poteva semplicemente passare sottosilenzio e magari tra qualche tempo sarebbe anche diventata una medaglia da apporre al petto degli amministratori vollesi, ma così non è stato. Stiamo parlando della minicrociera organizzata dall’agenzia viaggi e vacanze “Comune di Volla”.
Attenzione, chi vi scrive non ha ancora pranzato, tantomeno bevuto. Ci riferiamo al manifesto che una decina di giorni fa è apparso sulle edicole per le affissioni, sui muri e per tutta Volla sul quale si annunciava, appunto che, organizzata dal Comune di Volla, era prenotabile una mini crociera a prezzo vantaggiosissimo. A dire il vero non c’era scritto da nessuna parte che fosse una iniziativa a vantaggio dei cittadini vollesi, ma l’intestazione, il simbolo della cittadina vesuviana e le firme in chiusura dell’assessore Mauriello, politiche sociali, e del sindaco Guadagno, lasciavano presupporre che fosse proprio una iniziativa a vantaggio dei residenti di Volla.
Un prezzo di appena 50 euro per il servizio completo, per una gita estiva che corre in contro alle necessità di tanti che in questo periodo di crisi poco possono sbilanciarsi economicamente per le vacanze estive. Infondo è il comune che “organizza” la bella iniziativa e a farsi garanti chi meglio di sindaco ed assessore?
E invece no! Non è proprio così.
La verità è che per i cittadini vollesi non c’era proprio nessun vantaggio. Sia che si telefonasse da Volla che da qualsiasi altro comune d’Italia, la tariffa era sempre la stessa: 50 euro. E allora perché il manifesto recita “Comune di Volla – assessorato Politiche Sociali” e sotto, ben visibile: “Organizza”?
Misteri della vita amministrativa vollese!
Qualcuno si è accorto del “fattaccio”, ha chiamato, si è informato e ha chiaramente dichiarato di non essere di Volla. Conclusione il costo restava invariato. La mini crociera costava proprio cinquanta euro, solo che i manifesti affissi a Volla si erano vestiti delle insegne comunali e delle firme degli amministratori.
Come spiegarsi tutto questo guazzabuglio? Cosa si è tentato di fare? Perché si è provato a far passare per organizzata dal comune una iniziativa già pubblicizzata un po’ dappertutto con manifesti del tutto uguali a quelli affissi a Volla se non fosse per quell’intestazione, quelle insegne e quelle firme?
Probabilmente qualcuno ha provato ad accreditarsi meriti che non ha, a far passare per speciale una iniziativa commerciale come tante offerte in questi mesi estivi.
La polemica è subito montata sui social network e gli interrogativi in tal senso si sono moltiplicati: Saranno state pagate le tasse di affissione? Chi li ha realizzati, chi li ha fatti affiggere quei manifesti? A che titolo l’agenzia organizzativa, che chiaramente non è la “Comune di Volla viaggi e vacanze”, ha usato il simbolo della città e tutto il resto? E, soprattutto, se il comune, come è ormai chiaro, non ha “organizzato” un bel niente, almeno riguardo a minicrociere, perché l’ufficio legale non è stato subito incaricato di verificare quanto accaduto per salvaguardare il nome della città e dei suoi amministratori?
Ma vuoi vedere che invece, se non proprio il “Comune”, qualcuno ha dato qualche autorizzazione a procedere in tal senso! In rete si paventa anche l’ipotesi che a pagare i manifesti sia stato proprio il comune vollese.
Dall’opposizione il consigliere Giuseppe Annone ha subito preso la palla al balzo e chiesto ufficialmente spiegazioni con nota scritta e protocollata. Annone ha anche parlato di trasparenza e a tal proposito ha tirato in ballo l’assessore Agostino Navarro tra le cui deleghe c’è proprio la trasparenza.
«Ho appreso della mini crociera proprio come hanno fatto tutti i miei concittadini attraverso i manifesti affissi». Così ci ha risposto Navarro che ha poi aggiunto: «Respingo nettamente l’accostamento che si è fatto dell’assessorato alla Trasparenza a tutta la polemica. La trasparenza sugli atti amministrativi presuppone – aggiunge Navarro – che gli atti ci siano. In questo caso non c’è traccia ne di Determine, ne di Delibere e tantomeno di decreto emanato dal Comune di Volla a favore della “Crociera Azzurra”.
A mettere una parola definitiva sull’inesistenza di atti a favore di quella che oggi è la minicrociera più famosa del mondo, una risposta scritta redatta dal dirigente del settore Alessandro Borrelli che conferma l’assoluta assenza di atti ufficiali a favore dell’iniziativa commerciale offerta ai vollesi, ne tantomeno risulta che l’Ente abbia commissionato o pagato manifesti ed affissione. Tantomeno – continua nella sua nota Borrelli – il comune si è interessato del trasporto dei partecipanti i quali erano tenuti al pagamento del biglietto per la crociera.
La nota del dirigente chiarisce ancora che da informazioni assunte “si è trattato di pubblicizzare una iniziativa tesa alla realizzazione di una minicrociera nel Golfo di Napoli attraverso l’interessamento dell’Assessore alle Politiche Sociali”.
Avete letto bene! Pubblicizzare la crociera attraverso l’interessamento dell’assessore Mauriello.
E allora il comune di Volla non è un’agenzia di viaggi e vacanze, no! Il comune di Volla è un’agenzia pubblicitaria che sponsorizza, senza riscontri ne sociali, ne tantomeno economici, le offerte commerciali per questa estate 2014. Parlare di “assurdo amministrativo” è sicuramente riduttivo.
Il logo di un comune non può essere usato senza l’autorizzazione dell’Ente, ancora più grave utilizzare in calce al documento le firme di sindaco ed assessore.
Al momento le polemiche montano sempre più, i diretti interessati, sindaco Guadagno ed assessore Mauriello, sono gli unici che non sembrano affascinati dal mezzo offerto dai social e non hanno ancora prodotto una risposta, una spiegazione ufficiale. L’assessore Navarro ha chiaramente preso le distanze dal fattaccio, anche se facendo parte di una squadra dovrebbe essere coeso con gli altri componenti della giunta, diversamente non c’è più giunta, non c’è più amministrazione e nemmeno maggioranza. Questa è purtroppo l’impressione che si ha mettendo insieme tutte le voci raccolte in città e sui social: ognuno sta provando a tirare i remi in barca e a raggiungere la riva incolume provando ad evitare la tempesta, fosse anche una di quelle prodotte “…in bicchiere d’acqua”.
Il fattaccio ha chiaramente spaccato la maggioranza ma la cosa è destinata ad un epilogo. Nel prossimo consiglio comunale di giovedì 24 luglio i nodi, per forza di cose, dovranno venire al pettine e la trasparenza dovrà farla da padrone. I cittadini sono veramente stufi, a questo punto, di essere gli ultimi. I vassalli, anzi i servi della gleba, sono cose superate da un bel pezzo. Quando si fanno errori grossolani come quelli apparentemente sotto gli occhi di tutti, o si hanno delle più che ottime spiegazioni da produrre oppure è meglio andare tutti a casa, magari a giocare al Monopoli così almeno i soldi che si bruciano sono quelli fasulli, proprio come la crociera organizzata dal Comune di Volla.
Gennaro Cirillo