Niente cig a maggio, i lavoratori Tess in presidio a palazzo Santa Lucia

Lavoratori TessDopo quattro anni dall’inizio della vertenza, un anno e mezzo di cassa integrazione e quasi uno dall’approvazione della Legge Regionale 15/13, non solo i lavoratori TESS ancora aspettano la ricollocazione presso Sviluppo Campania – come previsto dalla legge 15 –, ma da oltre due mesi sono senza cassa integrazione.

Ciò che per milioni di lavoratori costituisce lo strumento per garantire una esistenza minimamente dignitosa in assenza di reddito, per i 28 dipendenti della partecipata regionale rappresenta un ulteriore aggravio alla già avvilente situazione occupazionale.
“Riteniamo inaudito – affermano i lavoratori – che da due mesi siamo vittima del braccio di ferro tra il liquidatore della società, Giuseppe Catenacci, e i vertici della Regione Campania. Il primo, per ottenere dall’ente di Santa Lucia le risorse necessarie al pagamento degli oneri accessori, ha negato il suo consenso alla trasmissione all’INPS dei dati per il pagamento della cassa, mentre gli uffici della Presidenza da due mesi ancora non hanno trovato una soluzione all’impasse creatasi.

Chiediamo a tutti i sindacati di impegnarsi fino in fondo per tutelare i nostri diritti e la nostra dignità compulsando con più forza il governatore Caldoro e il capo del gabinetto con delega alle partecipate Del Gaizo, in modo tale da rimuovere Catenacci e inviando immediatamente i dati all’INPS per il pagamento degli arretrati della cassa integrazione.

L’insipienza, l’incapacità e le misere guerre di posizione intorno agli spiccioli di due – e fra poco tre – mensilità di cassa integrazione, prima ancora di stimolare il ricorso alla giustizia ordinaria, generano nausea e disgusto per chi vive questa ingiusta umiliazione e per chi ancora crede nelle istituzioni”.

Nell’attesa del pagamento dovuto della cassa integrazione, segnalano i ritardi dell’attuazione della legge 15:
“Con altrettanta impazienza – concludono i lavoratori – attendiamo il trasferimento a Sviluppo Campania che attualmente soffre un forte deficit di organico a fronte delle nuove commesse nazionali e regionali e che potrebbe essere colmato con l’immediato inserimento lavorativo di noi 28 dipendenti TESS affinché non si perdano finanziamenti e opportunità di sviluppo per l’intera regione”.

Per questa ragione i lavoratori saranno in presidio permanete alla Ragione Campania chiedendo di:
“Liberare i dipendenti TESS da(i) Catenacci della Regione Campania”
“Togliere (i) Catenacci dalla cassa integrazione”
“Liberare i lavoratori Tess: Catenacci anche sulla ricollocazione in Sviluppo Campana”

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