Mensa scolastica: Inesatto parlare di aumento del ticket. L’obiettivo è riuscire ad offrire maggiori garanzie per i lavoratori. Il servizio offerto nasce dall’attenta lettura della domanda.
Per quanto riguarda i lavoratori è prevalso il tentativo di rendere strutturale il servizio in modo da offrire maggiori garanzie ai lavoratori, come ha commentato il segretario provinciale del Filcas – Si.na.l.p. Giovanni Rocco: ”Abbiamo incontrato il sindaco Nicola Marrone ed è stato un incontro cordiale e franco nel quale è emersa la volontà di offrire tutte le garanzie possibili ai lavoratori della mensa ed è emersa la volontà da parte dell’Amministrazione comunale di salvaguardare i lavoratori e 5 anni rappresentano un periodo di tempo ragionevole”.
Gli uffici dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione hanno fornito alcuni dati esplicativi che aiutano a comprendere la situazione:
E’ aumentato enormemente il numero di coloro che usufruiscono del pasto gratuito (da 284 a 334 ) e, a differenza degli anni precedenti, più di un figlio per famiglia anziché uno solo;
– Il costo di un singolo pasto per i residenti è aumentato solo per la terza fascia del solo valore dell’ISTAT e solo per il primo figlio di euro 1,02;
– La seconda fascia e la terza fascia (per i figli oltre il primo) pagano una leggera differenza in più rispetto al precedente anno. Infatti il costo di un singolo pasto per la seconda fascia è di euro 2.39 e quello della terza per i figli oltre il primo è di euro 2,87 a fronte di euro 2,33 dell’anno precedente.
– La quota massima per un bambino dell’infanzia che usufruisce del servizio per 5 giorni a settimana è di euro 66,12 nell’ipotesi peggiore della 3^ fascia.
1) La decisione del Consiglio di Istituto del IV Circolo Didattico di non effettuare il tempo prolungato per l’intera platea di alunni della scuola primaria, tranne che per 1 classe, è avvenuta in tempi precedenti alla stesura del Capitolato d’Appalto e non comunicata all’Amministrazione. Pertanto, la diminuzione del numero di alunni che avrebbero usufruito del servizio è stata una conseguenza delle scelte dei genitori “a monte” e non viceversa come espresso nell’articolo. La suddetta decisione del Consiglio d’Istituto, tutt’ora in vigore, comporta, pertanto, la rimodulazione dei parametri di domanda del Capitolato.
2) Le motivazioni a supporto della revoca del bando in autotutela, così come previste dall’art. 21- quinquies della Legge 7 agosto 1990, n. 241, sono le seguenti:
Le Direzioni Scolastiche, senza rendere partecipe l’Amministrazione, nonostante una conferenza di servizio di inizio anno tenutasi in data 10.9.2013 presso l’Assessorato alla Pubblica Istruzione e, quindi, in tempi compatibili con l’avvio del procedimento di gara, hanno modificato i tempi di realizzazione dei prolungamenti;
Per la scuola primaria i prolungamenti sono passati da due ad uno solo con evidente calo del numero degli utenti;
Il Consiglio di Istituto del 4° Circolo Didattico ha deliberato di eliminare il tempo prolungato per la scuola primaria tranne che per un’unica sezione ( 25 alunni circa), con riduzione di circa 600 alunni fruitori del servizio nel giorno di prolungamento;
La concomitanza di questi eventi che perdureranno nel tempo è tale da non garantire più la necessità di fornire circa 1.250 pasti al giorno, come previsto nel bando e nel capitolato d’appalto ma, di fatto, un numero di gran lunga minore che modificano i parametri del servizio stesso anche nella determinazione dei costi da parte delle imprese concorrenti.
3) Il taglio allo stanziamento messo a disposizione nel bilancio è dovuto sia alla riduzione della domanda per il servizio e sia ai tagli previsti dalla vigente normativa che hanno fatto abbassare il costo del pasto del 5% rispetto a quello previsto nella precedente gara.