Il Gazzettino vesuviano | IGV

Blitz a palazzo Fienga, convalidato il fermo per gli affiliati al clan Gionta

palazzo fiengaRestano tutti in carcere gli affiliati al clan Gionta finiti in manette lo scorso 5 giugno. Il tribunale del Riesame di Napoli, infatti, ha convalidato il fermo per tutti gli indagati, del maxi blitz di Palazzo Fienga, al quale però sono sfuggiti il boss Aldo Gionta e suo figlio Valentino junior, già lontani da Torre Annunziata.

In quella occasione finirono in manette le tre donne del clan Teresa Gionta, Francesca Donnarumma e Anna Paduano, nonché gli affiliati Giuseppe Carpentieri, Domenico Bucciero, Salvatore Ferraro, Vincenzo Amoruso, Benito Cioffi, Luigi e Michele Guarro, Felice e Pasquale Savino, due dei quali già detenuti.

L’operazione – condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata agli ordini del maggiore Alessandro Amadei, coadiuvati dai colleghi del gruppo di Castello di Cisterna – fu chiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che emise un decreto di fermo nei confronti di 14 affiliati ai Valentini. Un provvedimento, questo, reso necessario – secondo gli inquirenti – perché la tensione in città era salita ormai alle stelle e il clan Gionta aveva messo in atto, ormai dall’agosto scorso, una riorganizzazione spietata e minuziosa della cosca, ricostruendola tutta attorno alla figura del boss Aldo Gionta, scarcerato per decorrenza dei termini a metà estate scorsa e limitato solo dalla sorveglianza speciale.

Il boss poeta, così, aveva potuto riprendere in mano le redini del clan di camorra “fondato” da suo padre Valentino, impartendo ordini agli affiliati e spiegando i “segreti del mestiere” anche al figlio che porta il nome del nonno. Un predestinato, secondo gli ambienti camorristici, che ha deciso di darsi alla latitanza con il padre a fine maggio scorso, quando entrambi hanno fatto perdere le proprie tracce lasciando Torre Annunziata.

Gli investigatori hanno esteso le ricerche dei due latitanti in Spagna, senza abbandonare alcuna pista. Ma pare che proprio in un’isola delle Canarie, lontano da sguardi indiscreti, i due Gionta abbiano trovato rifugio, in attesa che le acque si calmino. A Torre Annunziata, infatti, a dare la caccia ad “Alduccio” non ci sono solo carabinieri e polizia, bensì le bocche di fuoco degli acerrimi nemici dei Gallo-Cavalieri. Intanto, però, il Riesame tiene dentro tutti i fiancheggiatori del boss poeta, mentre ha sospeso la decisione sui due latitanti Aldo e Valentino Gionta.

Exit mobile version