Oltre al pressing sulla questione fontanine pubbliche e spreco di acqua, dove i grillini scafatesi lanciano un vero e proprio ultimatum al fine di riparare entro sette giorni la fontana di fronte Palazzo Mayer, stavolta a destare l’interesse degli attivisti pentastellati è l’insegna danneggiata presente sullo stesso Municipio.
Con queste parole gli attivisti Salvatore Zenna, Giuseppe Sarconio, Antonio Perrino e Gennaro Avagnano descrivono le loro nuove battaglie: “Chiediamo l’immediata riparazione della fontana situata all’esterno del portone del Comune; è diventato impossibile non notare l’immane spreco di acqua che si perpetua quotidianamente di fronte agli occhi di chi amministra la nostra città. Come è possibile che i funzionari, gli assessori, i consiglieri e lo stesso sindaco non notino questa spiacevole situazione a pochi passi dal palazzo comunale? La ditta di Angri “Europa Verde” che percepisce ben 2.200€ per la manutenzione della fontana sembra latitare; qualora entro 7 giorni dalla presentazione della nostra richiesta non siano presi i dovuti provvedimenti, provvederemo a nostre spese ad ovviare alla risoluzione del problema.
La seconda singolare richiesta riguarda la riparazione dell’insegna ‘MUNICIPIO’ di Palazzo Mayer. E’ davvero triste leggere ‘cipio’ anziché ‘MUNIcipio’ . L’Associazione Scafati in MoVimento chiede al Sindaco Pasquale Aliberti e a tutti i rappresentanti dell’amministrazione cittadina un impegno concreto per ripristinare l’insegna. A tal fine abbiamo anche chiesto un preventivo secondi cui la spesa per la scritta sarebbe di circa 700€ + IVA. Proponiamo a codesta amministrazione ed alle persone sopra elencate di contribuire nella somma quantificata in euro 30 al fine di dare almeno una giusta immagine a quello che è uno dei simboli della Casa Comunale. La nostra è una proposta formulata in via puramente eccezionale
nella consapevolezza che non si possono risolvere le varie problematiche chiedendo soldi ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, ma per casi estremi, estremi rimedi”.