Nell’ambito di un procedimento instaurato presso la Direzione Distrettuale Antimafia, la squadra mobile della Questura di Napoli, operando su delega della stessa Procura, ha avviato complesse indagini che ieri hanno portato al sequestro di 680 kg di cocaina purissima in territorio spagnolo.
La lunga inchiesta, svolta con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, è stata sviluppata in sinergia con l’autorità giudiziaria spagnola e con personale di polizia giudiziaria della Brigata Centrale contro il Crimine Organizzato dell’Udyco.
Tempo addietro la squadra mobile ha individuato un importante canale di approvvigionamento di cocaina per il territorio nazionale, ed in particolare per la Campania, oltre che la rotta seguita dai trafficanti per importare la droga prodotta ed acquistata nel Sudamerica.
Una barca a vela di undici metri, denominata “Scugnizza”, partita a febbraio 2014 dal porto di Napoli, è stata monitorata durante il lungo viaggio di rientro in Europa cominciato lo scorso giugno, intrapreso dalle coste del Venezuela e finito ieri mattina alle 12 nel porto spagnolo di Aguillas (nella regione di Murcia), quando il personale dell’Udyco e quello della squadra mobile hanno bloccato gli occupanti e perquisito il natante.
Sorpresi a bordo e tratti in arresto: il cittadino italiano Bartolo Di Massa, 46 anni incensurato e originario di Castellammare ma residente a San Giustino (Pg); ed i fratelli, cittadini spagnoli, Andres Lopez di 66 anni e Francisco Lopez di 68 anni.
La droga, suddivisa in panetti da circa 1100 grammi ognuno, stoccata in Spagna, all’interno di magazzini in uso all’organizzazione di trafficanti, sarebbe stata poi trasferita in Italia e commercializzata su tutto il territorio nazionale e in particolare in Campania. Ingentissimo il valore della droga al dettaglio, che ammonta ad oltre 115 milioni di euro.