Nei giorni scorsi gli addetti della società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti in città, la Ego eco, hanno iniziato il lavoro di divisione dei rifiuti a secondo del grado di trattamento: “Il lavoro è stato portato avanti in diverse fasi – sottolinea l’assessore Salvatore Quirino – partendo prima dalla caratterizzazione e della divisione degli scarti. Ora siamo nella fase di raccolta, che comprende in un passaggio immediatamente successivo anche il recupero delle lastre di amianto. Infine, a raccolta completata, si passerà alla necessaria fase di bonifica”.
Un problema vecchio quello del degrado che si registra nella zona della cosiddetta “Pinetina” che ospita l’ampio campo nomadi. Come scrivono nella nota inviata all’ente (e indirizzata anche alla Prefettura, alla giunta regionale, alla Provincia, all’Arpac e all’Asl Napoli 3 Sud) il procuratore della Repubblica, Alessandro Pennasilico, e il sostituto procuratore Antonella Lauri “il primo ottobre 2013 tale area è stata interessata da un incendio, verosimilmente di origine dolosa, che ne ha ulteriormente aggravato lo stato di degrado”.
“Il successivo 10 ottobre – viene evidenziato ancora nella lettera della Procura della Repubblica di Torre Annunziata – il sindaco del Comune di Torre del Greco (all’epoca l’avvocato Gennaro Malinconico) ha emesso un’ordinanza, annullata dal giudice amministrativo, con la quale ha intimato ai proprietari dell’area di procedere alle necessarie attività di bonifica”.
“Emerge dagli atti – è l’ultimo passaggio della missiva – che tutti gli organi e gli uffici in indirizzo sono stati informati della grave situazione, anche sotto il profilo igienico-sanitario, derivante dalla omessa bonifica dell’area”. Una immediata risposta è giunta con l’avvio della raccolta dei tanti cumuli di rifiuti sparsi a ridosso del campo nomadi da parte del Comune: “Abbiamo dato esecuzione a un piano già in programma e solo sollecitato della Procura – conclude l’assessore Quirino – Una volta terminata l’opera di raccolta e di bonifica, metteremo la massima attenzione per scongiurare che si possa ripetere una situazione indecorosa e vergognosa come quella affrontata stavolta, studiando tutti gli opportuni accorgimenti per monitorare al meglio l’intera area”.