Torre Annunziata, spaccatura tra Pd e Cd un’anomalia a livello nazionale

nello-formisano1“Quello che sta succedendo tra il Pd di Torre Annunziata e Centro Democratico è un’anomalia a livello nazionale”. Queste le parole di stamattina di Nello Formisano, capogruppo alla Camera di Cd e segretario provinciale del partito. “La nostra forza politica è originariamente di centrodestra, è vero- continua- ma siamo alleati in tutta Italia con i Democratici, tranne che a Napoli e in questa città”. Mentre nella città partenopea però, Cd è stato eletto con il sindaco Luigi De Magistris e il Pd è all’opposizione, a Torre Annunziata, di fatto, Centro Democratico è stato tagliato fuori dalla maggioranza. La causa è la politica “personale e clientelare” dei fratelli Alfieri, Ciro, ex vicesindaco con delega alle politiche sociali e giovanili, e Davide, capogruppo consiliare del partito.

Tutti i partiti di maggioranza ed opposizione, Pd compreso, lo scorso anno avviarono una vera e propria scelta di rottura con Cd, ed in particolare con i fratelli Alfieri. Il 14 agosto dello scorso anno, il sindaco oplontino Giosuè Starita decise di azzerare la giunta politica e crearne una ex novo, con nuovi volti scelti dai consiglieri di maggioranza ed opposizione, in grado di rappresentare tutto il consiglio comunale. Nessun accordo sui nomi venne preso dalle coalizioni, dimostrando di fatto un’incapacità politica e diplomatica, di cui Starita dovette prendere atto, nominando 5 tecnici a far parte della sua squadra. Di lì a poco, la decisione: il primo cittadino è torna alle sue origini, il centrosinistra, e rientra nel Partito Democratico. I vertici provinciali lo hanno riaccolto, ed anche quelli locali, a partire da Ciro Passeggia, il segretario cittadino e dal capogruppo Raffaele Ricciardi. Con una sola clausola però: Centro Democratico fuori dalla neocoalizione di centrosinistra. Nel giro di poche settimane arriva un’altra squadra di tecnici per la giunta, tutti scelti in collaborazione con la nuova maggioranza. “All’indomani della Commissione d’Accesso- afferma Formisano- auspicammo una giunta di alto profilo che guardasse al centrosinistra nazionale.

Oggi però invece di novità, ci ritroviamo con una giunta in qualche modo riconducibile a livello provinciale alla giunta di Ernesto Cesaro, finito nel mirino della magistratura, sul quale pende una richiesta di arresto. Abbiamo atteso qualche giorno per ricevere spiegazioni, o comunque che il sindaco si accorgesse dello sbaglio, ma ciò non è accaduto”. Un’opposizione che mirerà a mettere in luce le contraddizioni della nuova maggioranza: Così Centro Democratico si è autodefinito. “Noi siamo stati eletti per far parte della maggioranza- conclude Davide Alfieri, capogruppo del partito- ed ora i cittadini si ritrovano con un governo locale che loro stessi non hanno scelto. Il sindaco ha tradito una maggioranza legittimata dal voto dei suoi elettori”.

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