Il programma del Festival prevede, per venerdì primo agosto, il lavoro “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello, autore drammatico stabiese scomparso prematuramente, regia di Fortunato Calvino.
E’ la storia di una “signorina anni 50”, che in una fase di sviluppo economico, non possedendo neppure una casa, si sente menomata nel confronto con i colleghi. La donna lascia la sua città e va a vivere fuori in una stanza in affitto presso una signora (a dire della sua inquilina: maligna e pettegola”). Ma viene anche per la protagonista il momento di andare a vivere in una casa grande (quella che lei ha sempre desiderato) in una proprietà di un ragioniere con cui la donna va a vivere, superando anche le discriminazioni ed i pettegolezzi per il concubinaggio.
Ma anche questo sogno sarà spezzato in quanto l’uomo si trasferisce e non ha intenzione di continuare il rapporto con lei. Così Anna, in un momento di lucida passione amorosa, decide di uccidere il suo amante, per serbarne dentro di sé il corpo, mangiandolo e con le ossa dell’uomo incendia la casa in cui è vissuta felice.
“Anna Cappelli” sarà interpretata da Antonella Morea, ottima attrice splendidamente viva e genuina, nonché istintiva dal considerevole impeto, che ha successo nei ruoli comici ed in quelli tragici. Una donna che il teatro l’ha nel sangue e la sua comunicativa è efficace per il pubblico.
Federico Orsini