La virata in extremis del sindaco stabiese su Giulia Cianciulli sarebbe da ricercare in un ‘intesa’ che lo vedrebbe sostenuto dallo stesso Casillo per ricoprire la carica di vicesindaco della Città Metropolitana napoletana: la legge sulla riorganizzazione delle province non prevede la nomina di una giunta ma il sindaco della città capoluogo (in questo caso Luigi de Magistris, che in tutto ciò ne ricaverebbe un ulteriore avvicinamento al Partito democratico) potrà conferire deleghe speciali ad uno o più dei 24 consiglieri complessivi.
Il corpo elettorale sarà costituito dai sindaci e dai consiglieri comunale dei Comuni della Provincia di Napoli: voti con ‘pesi’ differenti a seconda della fascia demografica di appartenenza.
Anche i ‘riformisti’, riguardo la nomina della Cianciulli, hanno parlato di “accordi di dubbia utilità in vista delle prossime elezioni regionali”. Ma l’indiscrezione che arriva da insistenti voci all’interno dello stesso Pd stabiese – riunitosi nelle ultime ore proprio insieme ai consiglieri regionali Raffaele Topo e Mario Casillo – è quella di un’aspirazione ad un posto nel consiglio metropolitano. D’altronde non è arrivato a caso l’appello all’unità da Lino dello Ioio, presidente di ‘Agorà’ vicino al Pd, perché “la Città Metropolitana è un’occasione che Castellammare non può sprecare”.
Raffaele Cava