La Commissione Affari Istituzionali, presieduta da Gaetano Troncone, ha esaminato con la partecipazione dell’assessore alle Infrastrutture e all’acqua pubblica Calabrese e dell’assessore al Bilancio Palma, la delibera di proposta al Consiglio per il nuovo Statuto di ABC Acqua Bene Comune.
L’assessore Calabrese ha spiegato che la delibera si rende necessaria per adeguare lo Statuto dell’azienda speciale ABC alla normativa nazionale sulle aziende pubbliche e per adeguare il modello di gestione dell’azienda alle finalità per le quali è stata costituita. Così, in attesa che venga sciolto il nodo dei compensi ai componenti delle aziende pubbliche, non è stato previsto il compenso per i componenti del Consiglio di amministrazione, sono stati individuati con chiarezza ruoli e responsabilità degli organi dell’azienda che, simmetricamente, dureranno in carica tutti per 3 anni, è proposto, ai fini della trasparenza, che il Collegio dei Revisori dei Conti partecipi alle riunioni del Consiglio di Amministrazione.
L’assessore Palma, a sua volta, ha ravvisato la necessità che la Commissione si faccia promotrice di un emendamento tecnico per adeguare, così come rilevato dai Revisori dei Conti del Comune, le date di presentazione del bilancio dell’azienda alla scadenza fissata dal Ministero dello sviluppo economico del 31 maggio.
Due, sostanzialmente, le questioni sollevate dai consiglieri intervenuti. Il consigliere Attanasio ha annunciato la presentazione di alcuni emendamenti alla delibera, in particolare sul problema del numero dei componenti del Consiglio dell’ABC che va portato da 5 a 3 membri, e sul problema dell’esclusione dei compensi per i componenti: trattandosi di un lavoro di impegno al quale devono essere chiamati professionisti esperti, è da escludere che questi possano lavorare gratis. Il presidente Troncone ha invece chiesto chiarimenti sul rischio che una previsione del nuovo Statuto relativo all’imbottigliamento dell’acqua possa aprire la porta a operazioni privatistiche.
L’assessore Palma ha spiegato che la previsione della gratuità dell’opera prestata dai componenti del Consiglio di Amministrazione, nominati dall’ente di riferimento, che è il Comune, è legata alla natura pubblicistica dell’azienda che è stata creata. Come chiarito, poi, da Giuliano Vosa dello staff dell’assessore alle Infrastrutture, la previsione che l’azienda speciale possa, per realizzare il servizio idrico integrato, provvedere all’imbustamento e alla vendita a prezzi speciali dell’acqua captata alla sorgente, è già prevista al punto d) dell’articolo 4 dello Statuto, che fissa l’oggetto dell’azienda speciale che va letto in uno con la previsione dello Statuto che è esclusa ogni distribuzione di utili – che possono essere destinati a fini sociali e educativi – con il che viene esclusa ogni possibilità di realizzazione di profitto privato.
