CASOLA DI NAPOLI – Un proiettile calibro 9×21 luger accompagnato da un biglietto con scritto «stai attento». Questo quanto giunto, indirizzato al primo cittadino, ieri mattina negli uffici comunali di Casola di Napoli.
Proiettile e minacce per Domenico Peccerillo, sindaco del piccolo centro dei Monti Lattari, che, proprio in questi giorni è assente perché in vacanza.
Inevitabile, a fronte di quello che lo stesso Peccerillo ha definito “Atto vigliacco e ignobile” che la Procura di Torre Annunziata aprisse un fascicolo d’inchiesta contro ignoti per scoprire l’autore o gli autori delle minacce. Le indagini sono state affidate agli agenti del commissariato di polizia di Castellammare di Stabia, agli ordini del primo dirigente Pasquale De Lorenzo e del vicequestore Daria Alfieri, mentre a coordinarle saranno il pm Antonella Lauri e Alessandro Pennasilico capo della Procura di Torre Annunziata.
Ulteriori esami sono in corso sul proiettile e sul biglietto per capire se siano state lasciate impronte digitali e altre tracce. Contemporaneamente gli inquirenti non escludono alcuna pista, si cerca qualche indizio nella vita di Peccerillo, sia privata che amministrativa. Si prova ad individuare la provenienza delle minacce che potrebbero essere scaturite sia attraverso la sua attività politica che con il suo impiego di consulente del lavoro. Si cerca di chiarire il mistero cominciando col capire se si tratti di camorra o avvertimento di qualche privato.
Il primo cittadino, tornato in mattinata a Casola per sporgere denuncia ha dichiarato che si tratta di qualcosa di assolutamente inatteso. Ha poi definito l’accaduto, appunto “un atto vigliacco e ignobile” ed ha aggiunto: «Ho immediatamente denunciato alla Prefettura e alla Polizia i fatti, che spero si risolvano in una bravata. Non riesco ad immaginare chi possa essere stato. Non ho mai ricevuto pressioni o minacce di nessun genere, vivo in un Comune di gente perbene e la mia vita è fatta solo di casa, municipio e lavoro. Sono stato eletto nel 2010 e con un gruppo nuovo e libero da partiti ho cominciato la mia attività politica. Certo – ha concluso Peccerillo – alla luce di quanto avvenuto, il timore c’è ma non mi fermo ed ho piena fiducia negli inquirenti».
In giornata è arrivata al primo cittadino casolese la solidarietà dell’assessore al Lavoro della Regione Campania, Severino Nappi: «Il vile gesto, che va condannato senza se e senza ma, indirizzato ad un sindaco sempre in prima linea per il territorio e per risolvere i problemi della gente – afferma Nappi – accende i riflettori sul tema della sicurezza e della tutela dei nostri amministratori locali. Come amico prima e come rappresentante delle istituzioni, mi sento di esprimergli tutta la mia vicinanza, avendo subito io stesso simili intimidazioni, insieme all’incoraggiamento a non mollare, ad andare avanti nel suo operato nell’interesse della comunità che rappresenta».
Solidarietà anche dal senatore Pietro Langella coordinatore provinciale dell’Ncd a Napoli e presidente regionale dell’Upi (Unione Province) Campania: «Esprimo la mia solidarietà e quella del gruppo che rappresento, al sindaco di Casola di Napoli, Domenico Peccerillo, oggetto di una vile minaccia intimidatoria. L’atto – spiega il parlamentare originario di Bocoreale – è di una gravità inaudita e dimostra, qualora ce ne fosse stato bisogno, quanto sia difficile ‘fare politica’ sui nostri territori.
Per fortuna – rincara la dose Langella – ai nostri amministratori il coraggio non manca. Ciononostante andrebbero maggiormente tutelati. Proprio per questo mi auguro che gli inquirenti riescano a fare ben presto chiarezza sulla natura del vergognoso episodio assicurando i responsabili alla giustizia.
Al sindaco Peccerillo – conclude il parlamentare – l’invito a non mollare e ad andare avanti, a testa alta e senza paura».
Un territorio sicuramente delicato e degno della giusta attenzione quello di Casola di Napoli, un piccolo Comune di 3mila abitanti, circondato dai Monti Lattari, dove le problematiche però non mancano: dalle dinamiche malavitose per la gestione delle piantagioni illegali di canapa indiana agli “abbattimenti”, tematica che, nel paesino che fa da cuscinetto tra Gragnano e Lettere, è molto sentita.
La Prefettura di Napoli, intanto, sta valutando la situazione e non è escluso che possa essere preso qualche provvedimento per aumentare il livello di sicurezza a Casola.