Faito Doc Festival vincono ‘’Le cose belle’’ e ‘’Partir’’

faito 2Calato il sipario sulla settima edizione del Faito Doc Festival il premio per il miglior lungometraggio è andato a  “Le cose belle” dei registi  Giovanni Piperno e Agostino Ferrente . Miglior corto ”Partir” di Ronald Vargas.

Ai registi italiani e al boliviano Ron Vargas i due primi premi realizzati dall’artista Cricou.  

”Partir ” è un viaggio molto personale del regista che parla della questione dell’immigrazione illegale. Giocando con l’animazione 2d, Vargas ricostruisce il ricordo dell’assenza di suo padre, un clandestino che è vissuto negli Stati Uniti lontano dalla sua famiglia per 15 anni.

La necessità di trovare delle risposte per colmare questo vuoto spinge il regista ad incontrare altri clandestini che hanno vissuto situazioni simili a quella di suo padre. Ron Vargas, boliviano d’origine, vive a Bordeaux da due anni. Come fotografo ha esposto in Bolivia, Paraguay, Argentina, Finlandia e Francia. Collabora come direttore della Fotografia, montatore e capo elettricista in diversi progetti audiovisivi (film documentari, videoclip musicali, spot pubblicitari). Premio come miglior lungometraggio è andato a “Le cose belle” di Giovanni Piperno e Agostino Ferrante.  

”Si dice che il tempo aggiusta tutto. Ma chissà se il tempo esiste davvero? Forse il tempo è solo una credenza popolare, una superstizione, una scaramanzia, un trucco, una canzone. Il tempo si passa a immaginare, ad aspettare, e poi, all’improvviso, a ricordare. Ma allora, le cose belle arriveranno? O le cose belle erano prima?  Quattro vite a confronto nella Napoli piena di speranza del 1999 ed in quella paralizzata di oggi.

vincitori faito docLa fatica di diventare adulti attraverso gli occhi di quattro ragazzi napoletani: Fabio ed Enzo, due maschietti dodicenni ancora bambini, e Adele e Silvana, due signorinelle quattordicenni. Quattro sguardi pieni di tristezza, ironia, ingenuità, fragilità, cinismo, paura e bellezza”. Agostino Ferrente è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, direttore artistico e produttore musicale. Nel 2001 fonda a Roma il gruppo “Apollo Undici” che salva lo storico cinema Apollo dal rischio di diventare un bingo e con rassegne di cinema, musica e scrittura diventa uno dei centri di produzione culturale più vivaci della capitale.

Giovanni Piperno  regista e fotografo italiano dal 1987 ha lavorato come aiuto ed assistente operatore in film e spot pubblicitari italiani ed internazionali con registi quali Terry Gilliam, Martin Scorsese, Nanni Moretti nel cinema.

Soddisfatti i direttori artistici Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro che da sette anni portano in cima al Monte Faito il cinema d’autore. Una kermesse che ogni anno richiama l’attenzione e l’interesse di appassionati del cinema d’autore e della natura provenienti da ogni parte del mondo.  ” L’Empatia , il tema di quest’anno- afferma la coordinatrice del Faito Doc Marika De Rosa – ci ha permesso di incontrare tante nuove realtà che ringraziamo per l’apporto dato. Nuovi appassionati di cinema e arte”. Calato il sipario il Faito Doc si rimette in cammino. ”Il nostro è un festival – conclude Nathalie Rossetti-  che vive tutto l’anno” .

In programma nei prossimi mesi alcune proiezioni in Polonia . ”Il Comitato Direttivo – dopo una lunga ed apassionata discussione – affermano i direttori artistici Fonocchiaro e Rossetti –  all’unanimità ha stabilito il tema della prossima edizione 2015: l’EBBREZZA ”. Menzione Speciale della giuria quest’anno  alle cinque opere di CAMPANIA DOC:  Il segreto (89’ – 2013) Regia: Cyop&kaf;  Ritratti abusivi (71’ – 2013) Regia: Romano Montesarchio;  Terra promessa (23’ – 2013) Regia: M. Leombruno e L. Romano
Janvier (15’ -2014) Regia: P.Patti;

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