Enzo Rivellini ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Leggo oggi della lettera che il Governatore Caldoro ha inviato al Premier Renzi sulla disparità tra Nord e Sud e su una nuova politica meridionalista.
Potrei dire a Stefano Caldoro: benvenuto nel club dei meridionalisti e non è mai troppo tardi, visto che da anni ci battiamo per un riequilibrio economico e sociale tra Nord e Sud e queste battaglie sono sempre state fatte nel silenzio assoluto, compreso quello del Governatore della Campania.
Tra l’altro il tanto sbandierato successo sulla ripartizione dei fondi per la sanità, che in questi giorni Caldoro sta pubblicizzando, non è il giusto riequilibrio di una ripartizione dei fondi per numero di abitanti ma solo un aumento delle risorse destinate alla Campania che dipende da una maggiore assegnazione di fondi al comparto sanità su base nazionale.
Ma il problema vero della lettera di Caldoro al Premier Renzi è il ritardo della Campania e dell’Italia tutta nella progettazione per attingere e sfruttare al meglio i fondi nazionali ed europei. Per dirla in maniera più chiara: anche se il Premier Renzi arriva in Campania con una certa disponibilità economica, noi non abbiamo progetti pronti e quindi non possiamo utilizzare al meglio le risorse. E’ un po’ quello che accade a livello europeo, dove sono disponibili in queste ore ben 11 miliardi di euro per le infrastrutture e mancano i progetti nazionali e locali che possono essere attivati proprio con le risorse comunitarie.
Quindi al di là delle solite prebende, molto spesso di carattere clientelare, come Città della Scienza, ecc. non c’è un grande progetto serio da presentare a Renzi e all’Ue per una discussione realmente concreta. Credo quindi sia giusto che Caldoro, al di là delle iniziative di carattere elettorale come la lettera al Premier, si attivi affinché negli incontri con Renzi o con l’Europa si abbia la capacità di mettere all’ordine del giorno progetti e iniziative davvero all’insegna della concretezza. In parole povere: poche chiacchiere e più fatti”.