Le strane sorprese di quest’estate 2014 non smettono di lasciare a bocca aperta gli italiani da nord a sud della penisola, isole comprese; dopo le violente tempeste, le bombe d’acqua e le improvvise grandinate, a destare curiosità e simpatia è il ritrovamento di un simpatico animale: una lucertola a due code.
Il rettile biforcuto, fotografato in un giardino della città di Scafati, era già stato avvistato a fine giugno, ma nessuno era mai riuscito a fotografare o riportare una chiara prova della sua presenza nella cittadina campana.
In natura non è così raro che esemplari di lucertole e piccoli rettili affini presentino due code, la cosa più rara è effettivamente riuscire ad avvistare questo fenomeno che si deve alla proprietà di questi animali di rigenerare la propria coda e perderla a piacimento se minacciati da predatori utilizzandola come diversivo per avvantaggiarsi nella fuga; infatti ciò è possibile nei casi in cui la nuova coda ricresca a fianco di quella preesistente che non si era totalmente staccata, oppure in anomale situazioni in cui il tessuto si rigenera creando due nuove estremità caudali collegate alla base.
L’anno scorso un esemplare simile a quello avvistato e fotografato a Scafati fu ritrovato e catturato nelle campagne di Perugia, dove fu poi posto per due mesi nel rettilario del parco naturale della città per essere mostrato ai visitatori prima di essere di nuovo liberato nel suo ambiente. A Scafati purtroppo non vi sono parchi naturali, né norme che tutelino la fauna sul territorio, basti pensare alla tartaruga che da oltre un anno è lasciata abbandonata al suo destino nell’inquinato torrente Cavaiola, oppure ai dimenticati rospi smeraldini che scompaiono sempre più di anno in anno dal territorio scafatese.
Nonostante solitamente la biforcazione della coda rappresenti una sorta di menomazione che teoricamente rallenterebbe e intralcerebbe il rettile nei suoi movimenti, l’esemplare scafatese sembra non esserne a conoscenza e, beffando chi prova ad avvicinarla per catturarla, continua a strisciare via velocemente e a condurre una vita del tutto normale nel giardino che è solita frequentare.
Raffaele Cirillo