Basta fischi a Lorenzo Insigne!

lorenzo insigneChe buona parte dei tifosi del Napoli fossero gente strana si era capito in varie occasioni: fischi all’inno nazionale italiano, a Cavani, calciatore da 104 gol in tre stagioni e quel “Napoli siamo noi” rivolto al presidente De Laurentiis, pressoché iniquo.

Adesso però qualcuno sta esagerando, segnatamente con Lorenzo Insigne. Nel corso del recente preliminare di Champions contro il Bilbao, all’atto della sua sostituzione, valanghe di fischi hanno accompagnato la sua uscita dal campo. Come direbbe Oscar Luigi Scalfaro, ex presidente della Repubblica Italiana: “Io non ci sto”!

È ciò che sosteniamo, a viva forza, da queste righe rivolti agli pseudo tifosi autori di simile iniziativa: fischiare, convinti, un talento puro, cristallino del calcio partenopeo. Alcune considerazioni su quello che molti ritengono sia un caso in ambito societario ma non lo è affatto.

Molti tifosi azzurri sono di memoria corta: hanno già dimenticato la splendida finale di Coppa Italia allorquando Insigne sbloccò la gara con due splendide reti. Fu proprio lui il match-winner di serata e se oggi il Napoli si fregia di un altro trofeo buona parte del merito è proprio di Lorenzo Insigne.

Questi, peraltro, nell’era Benitez si sta sacrificando in un lavoro oscuro e dispendioso: il gioco a tutto campo che forse non esalta le sue attitudini ma potrà completarlo, nel tempo, a livello tecnico-tattico. Certo i compiti attuali del mister gli sottraggono lucidità sotto rete e ciò comporta maggiori errori in fase realizzativa ma quanti bomber di razza abbiamo visto fallire le stesse occasioni?

Insigne con Benitez non va giudicato per le reti bensì per il contributo di gioco e di assist che riesce a fornire alla squadra. Il giovane fantasista sta accettando l’ingrato compito assegnatogli dal mister per il bene della società e di una maglia che ama visceralmente.

Qualcuno di quei tifosi che fischia Insigne può spiegarci perché non dovrebbe mai fallire occasioni da rete mentre chiunque altro, anche stelle del calcio mondiale, può fare gli stessi errori? Qualche utente del web, forse tifoso azzurro, ha “postato” simil commento: “Insigne non è un fuoriclasse bensì un calciatore normale”.

In questo Napoli, a dire il vero, al momento, c’è solo un fuoriclasse: il Pipita Higuain. Non ci sembra si possa considerar tali calciatori super accreditati come Hamsik ed Inler che sulla carta, dovrebbero fare la differenza. Perché accanirsi sul giovane napoletano quando si è così indulgenti con lo svizzero e lo slovacco?

Quest’ultimo in particolare è sempre osannato ed incoraggiato sebbene sia latitante da diversi mesi. Hamsik è sempre giustificato da tutti: il nuovo ruolo, l’infortunio e quant’altro, a Lorenzo vorremmo infliggergli il “crucifige”?

Noi attendiamo molto soprattutto da Marek Hamsik e Gokan Inler, prim’ancora del giovane talento di Frattamaggiore. Bisogna ancora crescere e molto, come tifoseria! Ci dispiacerebbe poi dar ragione alla bella signora Jenny, moglie di Lorenzo, quando sostiene che “Napoli non merita Insigne”. Speriamo non sia così.

Ai detrattori di Insigne però una domanda vorremmo idealmente porla: siete, per caso, gli stessi che ritenevate Paolo Cannavaro calciatore da Nazionale? Quelli, per intenderci, che hanno idolatrato e giustificato simile mediocrità calcistica tanto da farlo diventare un fenomeno napoletano? Se non fosse stato per Rafa Benitez il buon Paolo starebbe ancora compiendo scempi al centro della difesa azzurra.

Se siete gli stessi ascoltate un consiglio. Le gare del Napoli guardatele a casa, in compagnia della vostra famiglia, per il bene della società, della squadra, ma soprattutto della moltitudine dei veri tifosi azzurri. Se fischiate Insigne per gelosia, invidia o cos’altro, per favore, non recatevi allo stadio San Paolo.

I veri supporter aiutano i propri calciatori, specie nei momenti di difficoltà, non cercano di distruggerli come state facendo con un patrimonio calcistico partenopeo. Basta fischi a Lorenzo Insigne, il dissenso lo esprimiamo noi verso quella frangia di tifosi che lo contestano.

Annibale Nuovanno

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