Recentemente, a Gragnano, sono avvenuti diversi restauri di opere d’arte. “La Madonna del suffragio“ di anonimo del XVI secolo e degli intonaci della cappella della Madonna del Rosario nella chiesa madre della città della pasta, il Corpus Domini e reliquia con immagine di san Giovanni Paolo II, fatta pervenire da Roma e portata in loco da un sacerdote polacco e posizionata insieme alla stampa di detto papa.
Nella cornice storica della cappella verrà posta anche l’immagine e la reliquia di un altro grande venerato papa, Angelo Roncalli, al secolo Giovanni XXIII, è quanto il reverendo Rosanova ha in programma, nella cappella della Madonna di Pompei.
Nella chiesa, la grande pala d’altare, “La Madonna del suffragio“ è stata restaurata a cura della L.A.S. restauri di Castellammare di Stabia ed eseguita dai restauratori, Luigi Scovella e Alessandro Salvatore, sotto la direzione della dottoressa Angela Schiattarella funzionaria della Soprintendenza ai beni artistici e storico monumentali.
Promotore del recupero tali opere a cui ha anche preso parte attiva alla recupero degli intonati della cappella della Madonna del Rosario il parroco don Emanuele Rosanova.
La chiesa, il più importante monumento storico-artistico cittadino, uno scrigno d’arte. Nel suo interno vi sono contenute opere che vanno dal XVI secolo al XIX. A partire dal portale ligneo con scene riguardante immagini di Cristo crocifisso, Redentore, angeli e il simbolo della città, le spighe di grano, che rimanda al tema dell’eucarestia opera di artisti intagliatori anonimi è datata XV secolo.
All’interno, altre pregevoli opere di artisti campani e provenienti da altre regioni. Determinato nella sua opera di valorizzazione dei valori spirituali e artistico culturali. Infatti a lui si deve la promozione di altri eccezionali restauri di opere importanti dell’arte in città. Tra i quali , la “Trasfigurazione“ di Marco Pino da Siena, di scuola raffaellesca e la grande tela, “Il trionfo dell’eucarestia“ una delle più grandi in Europa di Francesco Maria Russo. La prima del Rinascimento, la seconda in stile barocco e neoclassico.
Antonio Cesarano