SALERNO – Nel corso di un servizio finalizzato al controllo del territorio, i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Salerno, 2° Nucleo Operativo hanno sequestrato 113 chili di novellame di triglie pescato illegalmente.
In particolare i pesci risultavano di misura inferiore alla taglia consentita dalla normativa vigente e privo di documentazione ufficiale attestante l’effettiva provenienza e tracciabilità.
Il prodotto ittico, nascosto tra diverse confezioni di pesce regolarmente detenute, è stato scoperto all’interno di un furgone che si accingeva ad uscire dal locale porto commerciale, condotto da un salernitano titolare di una pescheria a Salerno.
Il trasgressore è stato quindi denunciato per aver violato norme in materia di pesca e acquacoltura, mentre il pescato, è stato sottoposto a sequestro.
L’indiscriminato sfruttamento del novellame è vietato dalla normativa comunitaria in quanto questa forma di pesca illegale costituisce un danno non solo alla stessa categoria dei pescatori professionali e di quanti, in modo legale, dal mare traggono risorse per il loro sostentamento, ma anche all’equilibrio dell’ecosistema marino, in quanto con lo sfruttamento indiscriminato dei fondali marini e la cattura del novellame e di pesce sottomisura si impedisce alle specie ittiche dei nostri mari di raggiungere la taglia minima per la riproduzione.