Efficienza e funzionalità: Tangenziale e Stradale al servizio dei Napoletani

Tangenziale_di_NapoliRiscuote un sentito plauso per il servizio svolto sul territorio partenopeo nel periodo estivo da parte degli utenti la Tangenziale di Napoli. Tante le richieste di soccorso puntualmente evase con professionalità sulla tratta trafficatissima che congiunge il cuore di Napoli a Pozzuoli: un dato da non sottovalutare se si pensa alla calura estiva dagli effetti nocivi sulla salute di anziani e portatori di handicap che transitano su questa grande tangente di asfalto monitorata h 24 365 giorni all’anno.

Grazie alla collaborazione con la Polizia Stradale la Tangenziale offre massima sicurezza all’utenza soprattutto in occasione di eventi sportivi o manifestazioni pubbliche. L’avevamo scritto, ribadito e oggi confermiamo ancora una volta l’importanza di un ruolo chiave per la qualità d’esistenza dei napoletani.

Solo la professionalità del reparto esazione, della gestione, della manutenzione, della viabilità e della dirigenza consente agli automobilisti di percorrere in tutta tranquillità la Tangenziale certi essere monitorati con cavillare attenzione.  I posti di controllo spesso effettuati alla barriera degli Astroni dalla Polizia Stradale in occasione del weekend provano il livello di guardia nella lotta alla guida in stato di ebbrezza e alla violazione delle più elementari norme del codice stradale.

Una vita non vale mai l’euforia di un bicchiere di troppo o di una manovra scellerata alla guida. In tal senso la città è grata alla Tangenziale e alla Polizia Stradale per le campagne di sensibilizzazione continuamente promosse in loco.

Una nota positiva per Napoli, non ci stancheremo mai di ripeterlo, un tassello positivo all’interno di un mosaico che una certa parte dell’informazione vuol dipingere a tutti i costi inefficiente e mal gestito. Al contrario società come la Tangenziale di Napoli legate alla storia stessa della città si legano perfettamente alla concretizzazione di un modello di efficienza partenopeo in grado di reggere egregiamente il confronto  con i “parenti” di un’Europa ormai alla portata della capitale del Mediterraneo.

Alfonso Maria Liguori

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