Area di tempesta per la comunità ercolanese che a livello amministrativo locale si ritrova per l’ennesima volta a dover correre ai ripari per far fronte allo spaventoso deficit economico. I residenti sono nauseati da un andazzo che dura in città da sempre: a Ercolano tutto si fa perché nulla cambi.
Soliti casati potenti, soliti interessi personali, solita spremuta delle risorse locali ad appannaggio di pochi eletti in un miserabile scenario di degrado e involuzione sociale. Basta con le finte propagande buoniste, con i miraggi di una località turistica d’elite e soprattutto con le false promesse di occupazione abilmente sbandierate da una buona parte della politica alla vigilia delle elezioni comunali.
Implode Ercolano sotto il peso di governi locali inadeguati e disamorati nei confronti del proprio paese. Sarebbe ingiusto e riduttivo addossare tutte le responsabilità di tale miserabile scenario all’attuale sindaco Vincenzo Strazzullo. Tanti in precedenza hanno tradito Ercolano e le speranze di chi nonostante tutto ha avuto il coraggio di rimanere e investire in loco.
Vergognose le passerelle politiche nell’auditorium del MAV (museo archeologico virtuale) per promuovere opere editoriali redatte da leader partitici o per arricchire il curriculum vitae di qualche pezzo da novanta di stanza nella capitale.
Questa è la realtà che attanaglia Ercolano e dinanzi a tale evidenza i politici sono chiamati ad un attento esame di coscienza onde stabilire cause e responsabilità di un simile tracollo. Non si possono mortificare così duemila anni di storia, relegare nel più improduttivo stallo un contesto urbano dalle potenzialità appena scalfite che nonostante tutto il mondo ci invidia.
Alfonso Maria Liguori