Diviene materia di studio e approfondimento il “caso Terzigno”, città situata ai piedi del Vesuvio e i cui rischi (sismici e sanitari) verranno sottoposti all’analisi di giovani provenienti da tre diversi Paesi: Francia, Turchia e Italia. Si tratta di un workshop che partirà il 28 agosto e si concluderà l’8 settembre, una serie di incontri che si snoderanno fra Napoli e Terzigno (e in particolare nella sede della scuola media in località Sant’Antonio), intitolati: “Associazioni e movimenti sociali di fronte alle crisi urbane in Europa”.
Temi predominanti saranno il rischio ambientale, quello urbano, sismico e climatico in tre differenti aree: la provincia di Napoli, Istanbul e Ile de France. Nonostante la loro diversità queste tre aree condividono tratti che gli studenti avranno il compito di investigare e a farlo saranno 28 candidati scelti fra quattro Università: la Federico II di Napoli, le università “Paris 8” e “Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Paris La Villette” di Parigi e la “Mimar Sinan Guzel Sanatlar Universitesi” di Istanbul.
Gli allievi avranno la possibilità di sperimentare sul campo in che modo e quantità una questione come quella del “rischio” assume proporzioni preoccupanti, e in tal senso Terzigno ben si presta a siffatte analisi, dato che per decenni è stata sede di una discarica che pare abbia causato gravi danni alla salute dei residenti. E che si trova, tra l’altro, nel cuore del parco Nazionale del Vesuvio.
Non mancheranno incontri con i rappresentanti delle associazioni, movimenti e società civile che negli anni passati si sono battuti per la chiusura della discarica Sari, denunciandone le difficili conseguenze. E visite presso i luoghi dell’area vesuviana considerati maggiormente a rischio come l’area del cratere e Pompei.
Il workshop, promosso dal dipartimento di Scienze sociali dell’Università “Federico II” e coordinato dalla professoressa Adelina Miranda, si terrà in tre lingue: italiano, francese e inglese. La fase finale prevede la realizzazione di un blog da parte dei candidati, di una cartina interattiva e video volti a sintetizzare i momenti salienti dell’iniziativa.
Francesca Coppola