A stuzzicare la reazione del PD Scafatese stavolta è la presunta candidatura del sindaco Pasquale Aliberti alle prossime elezioni regionali. La notizia, riportata alcuni giorni fa da alcune testate giornalistiche, farebbe mutare lo scenario politico che si era delineato nelle scorse settimane, quando a voler scendere di nuovo in campo sarebbe stata l’attuale consigliere regionale Monica Paolino, moglie di Aliberti, ora pronta a fare un passo indietro per sostenere il marito.
Con queste parole la segreteria del PD descrive la reazione dei democratici scafatesi: “La candidatura di Aliberti annunciata come un vero e proprio scoop, salvo poi leggere che al momento non vi è ancora nulla di ufficiale e che il nostro caro sindaco deve ancora pensarci. E allora di che parliamo? Ma, soprattutto, qual è la notizia annunciata con tanta enfasi ai giornali? O Aliberti annuncia formalmente la candidatura o tace! Pare… Forse… Se… In sintesi, tanto clamore ma, allo stato, un vero e proprio nulla di fatto!
Ma sul nulla si costruisce un boom mediatico in cui Aliberti, da vero e proprio monarca di questa città, arriva addirittura ad indicare una triade di nomi per la successione al trono!!!
Tutto ciò forse per far passare in secondo piano i problemi e i dietro front che si registrano nella sua stessa maggioranza in cui molti cominciano a ribellarsi alla monarchia o, peggio ancora, per far passare in secondo piano le annose problematiche mai risolte di questa città a cominciare dalla questione Ospedale che a luglio ha tenuto banco sui giornali tra occupazioni all’ASL e annunci di riapertura del Pronto Soccorso (o punto di primo intervento, la confusione è strategica ) per registrare cosa? Ad oggi, il nulla!!!
Per non parlare del PIP, altro fallimento dell’Amministrazione Aliberti, o del PUC, fiore all’occhiello di questa maggioranza, la cui delibera però non è stata ancora pubblicata a circa due mesi dall’approvazione. E che ne è del Polo Scolastico? Per la foto sulle pagine dei quotidiani alla posa della prima pietra si è recato tanto disagio alla festa patronale per poi constatare oggi che i lavori, rimasti fermi parte del mese di agosto, sono molto, molto indietro mentre Aliberti voleva tutto pronto per l’inizio dell’anno scolastico e annunciava dei veri e propri tour per i cantieri.
Tutto ciò mentre il problema dei rifiuti, servizio pagato a caro prezzo dai cittadini, rimane irrisolto e cumuli di immondizia di vario genere stazionano in molti punti della città, l’allarme ambiente rimane altissimo per la presenza di amianto, di esalazioni nocive per la salute denunciate da vari quartieri di Scafati, la rete fognaria è sotto gli occhi di tutti, via Martiri d’Ungheria è rimasta al buio, le politiche sociali sono a zero, la pista ciclabile è servita solo a sprecare denaro pubblico e di manifestazioni, come ad esempio la rassegna cinematografica, organizzate per chi rimane in città durante le vacanze – solitamente gli anziani e le famiglie in difficoltà – quest’anno neppure l’ombra!!!
E’ su questi temi che il PD rilancia la sua azione ed il suo impegno fino a quando le cose non cambieranno perché è su questo che si misura il grado di vivibilità e di civiltà di una città e della classe politica che la amministra, non certo sulla capacità di organizzare teatrini mediatici che alla città interessano poco o niente.
I problemi di cui il PD vuole discutere sono questi, sono i problemi che la città vive quotidianamente sulla propria pelle, come la TASI o l’aumento delle quote a carico delle famiglie per la mensa scolastica.
A noi non interessa partecipare a questi teatrini o indicare qualche nome come candidato alle prossime regionali tanto per uscire sui giornali o fomentare il clamore mediatico. Ed anche a chi ci chiede di De Luca si o De Luca no, come candidato alla presidenza della Regione, noi non possiamo che ribadire la stima per un amministratore che ha dimostrato sul campo le sue capacità concrete facendo diventare Salerno una città moderna ed europea e che, di certo, ha i numeri per vincere, ma è una decisione che prenderà il Partito perché siamo Democratici, NOI!”.
Raffaele Cirillo