In fiamme i mezzi e le attrezzature di un’azienda per l’installazione di cavi della fibra ottica, paura nel centro di Gragnano ed ipotesi racket. La scorsa notte, in un parcheggio privato di via Santa Croce, sono stati incendiati materiali per circa 100mila euro di valore ad una ditta che sta realizzando l’importante infrastruttura della rete internet superveloce sul territorio gragnanese. L’incendio è divampato intorno alle 4 del mattino in un’area di sosta privata, circondata da alcuni grossi complessi residenziali, a pochi passi dall’abitazione del sindaco Paolo Cimmino.
Il fumo acre ha invaso rapidamente le abitazioni intorno e l’allarme è stato immediatamente diramato al 115. Sul posto sono giunti mezzi ed uomini dei vigili del fuoco del distaccamento di Castellammare di Stabia che, alle prime luci dell’alba, sono riusciti a domare le fiamme e a far tornare alla tranquillità la situazione, prima che l’incendio potesse propagarsi. Sul posto sono sopraggiunti anche i carabinieri della stazione di Gragnano, agli ordini del maresciallo Sossio Giordano, coadiuvati dai colleghi della compagnia di Castellammare di Stabia, diretti dal maggiore Gennaro Cassese e dal tenente Carlo Santarpia, che hanno immediatamente convocato i titolari e gli operai dell’azienda per interrogarli ed avviare le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata.
Nessuna ipotesi è stata scartata al momento, ma per gli inquirenti sembra chiaramente un messaggio camorristico a chi non ha pagato il pizzo, anche se i responsabili della ditta hanno escluso alcun episodio di minaccia, richiesta o semplice pressione subito in questi giorni. Da due settimane, infatti, a Gragnano sono in corso i lavori per l’installazione della fibra ottica in tutte le strade cittadine, caratterizzati da solchi larghi circa 10 centimetri e ricoperti di polvere rossa.