“Caldoro vuole lavorare per allargare la coalizione che governa la Regione Campania? Ma lui le larghe intese le ha già fatte da un pezzo. E ai danni del Pdl! Prendete la nomina dell’assessore Guido Trombetti, storicamente di area Pd e per lungo tempo dato addirittura tra i candidati alla carica di governatore per la coalizione di centrosinistra! La verità è che Caldoro è stato un maestro dell’inciucio addirittura prima che Renzi e Berlusconi stipulassero il cosiddetto patto del Nazareno”. Così in una nota la senatrice Eva Longo, eletta in Campania nelle liste del Pdl-Fi.
“Diciamocela tutta – prosegue la parlamentare salernitana – in questi cinque anni il presidente della giunta regionale si è dedicato a rompere il Pdl. Ora però è giunto anche per lui il momento di decidere: o sta con FI oppure no. Perché non è pensabile calare nella realtà campana l’accordo sulle grandi riforme stipulato tra Renzi e Berlusconi”. “Caldoro, piuttosto – continua Eva Longo – apra un dibattito serio su lavoro, sanità, infrastrutture, rifiuti e politiche europee e ascolti non tanto i parlamentari (che pure gli potrebbero essere contrari), quanto i cittadini. Solo così si renderà conto che le sue tante promesse sono rimaste al livello di meri spot elettorali. Prendete, ad esempio, la riqualificazione del fiume Sarno di cui si parla dal 2010, e che non è mai partita. Oppure i fondi erogati, inutilmente, a Campania Ambiente per la bonifica della pineta di Capaccio-Eboli (70 milioni!), per non parlare dell’emergenza rifiuti che ancora affligge alcune zone della nostra regione.
E che dire della chiusura degli ospedali e del caso Agropoli dove il personale del 118 è costretto a girare decine di volte al giorno quando sarebbe bastato aprire un punto qualificato di pronto soccorso nel locale presidio ospedaliero per fronteggiare l’emergenza? Sono questi i problemi seri che Caldoro dovrebbe affrontare e risolvere invece di parlare a vanvera di cose che non gli competono”.
“Forza Italia deve calarsi di più sul territorio e liberarsi una volta e per tutte dei quaquaraqua e delle zebrette che ne ingolfano i ranghi” conclude la senatrice.
