“ Tra le zone più colpite da questo fenomeno – continua Capodanno – vi sono la galleria Vanvitelli, e il tratto di via Scarlatti che va dall’incrocio con via Kerbaker fino all’incrocio con via Morghen. Non si sottrae neppure l’isola pedonale, dove stamani, un noto esercizio commerciale, uno dei più antichi se non il più antico, con quasi due secoli di attività alle spalle, aperto sino ad ieri, è rimasto chiuso tra la meraviglia dei tanti passanti. Si tratta di una chiusura temporanea, determinata da lavori di ristrutturazione, del trasferimento della ditta in altri locali o dell’ennesimo cambio di gestione e di attività, cosa oramai abbastanza frequente nell’ambito del settore commerciale nel quartiere collinare della Città? Una domanda che circolava, senza risposte certe, tra i numerosi capannelli di vecchi vomeresi che sono da generazioni particolarmente affezionati alla ditta in questione ”.
“ E così, senza che vengano messe in campo valide iniziative a sostegno per superare la difficile situazione economica – prosegue Capodanno -, aziende commerciali ed artigianali che in decenni di attività hanno reso famosi gli esercizi di tradizione del Vomero, continuano a chiudere. Una trasformazione, quella del settore commerciale vomerese, che ha subito una preoccupante ed emblematica impennata nell’ultimo decennio. Così, al posto delle botteghe artigianali e di esercizi commerciali di antiche famiglie vomeresi, che si erano sempre dedicate al commercio per generazioni, sono arrivate attività di ogni tipo, con prevalenza, negli ultimi tempi, di friggitorie e patatinerie. Molti però a tutt’oggi i locali che restano poi vuoti, come quelli occupati fino a due anni e mezzo fa dalla libreria Guida Merliani, solo in una parte dei quali proprio in questi giorni ha aperto la libreria Aricò “.