Non cresce Ercolano e di pari passo con la mancata evoluzione socio-culturale della cittadina vesuviana resta basso il livello qualitativo di buona parte del mondo politico locale. In un paese dove i disservizi non si contano, dove le barriere architettoniche penalizzano fortemente disabili e anziani, in cui persino il celebratissimo MAV ( museo archeologico virtuale) è ridotto nel perimetro esterno ad orinatoio a cielo aperto e ritrovo per balordi ci si concede il lusso di polemizzare sulla corretta “balneazione” di un noto esponente del Pd .
Il leader in questione è il consigliere comunale non che dirigente nazionale del partito Ciro Buonajuto che sarebbe stato immortalato in una foto intento a fare il bagno nel perimetro costiero locale non balneabile.
Francamente consci dello spessore umano e professionale della giovane ma già affermata toga Buonajuto lasciamo allo stesso qualsivoglia chiarimento in merito ad una vicenda che evidenzia invece i limiti e le disfunzioni del sistema politico ercolanese. Se è questa la maniera di opporsi all’avversario in prossimità delle amministrative comunali allora siamo veramente alla frutta. Una terra che vanta duemila anni di storia non può e non deve essere mortificata da atteggiamenti che, come sempre, finiscono inesorabilmente col suscitare ilarità da parte dei comuni limitrofi danneggiando ulteriormente la già compromessa immagine comunitaria.
Venga fuori l’ “ercolanese” vero , meritevole nello sport come nella vita militare e brillante professionista a culmine di splendide carriere accademiche. Basta con lo stereotipo di “resinaro”, ovvero fanfarone , avvezzo al pettegolezzo spicciolo, al fai da te e quel che peggio ammalato di inesauribile gelosia nei confronti del prossimo spesso più meritevole e capace.
Alfonso Maria Liguori