“Una dignitosa alternativa”, è la richiesta dei comitati antiruspe dell’area stabiese e dei Monti Lattari per scongiurare l’abbattimento di decine di case. L’ultimo appello è rivolto direttamente al premier Matteo Renzi visto che nel decreto “Sblocca Italia” approvato nelle ultime ore dal Governo non vi è alcun cenno al problema degli edifici abusivi.
Sono oltre 250 le case che saranno abbattute tra i comuni dell’area dei Monti Lattari, in particolare nel comune di Sant’Antonio Abate, con sentenza già passate in giudicato ed esecutive alla ripresa degli abbattimenti dopo la pausa estiva. I comitati antiruspe hanno scritto una lettera a Renzi chiedendo “un’atto di clemenza per salvare le prime case”.
“Purtroppo la politica ha dimostrato scarso interesse nei confronti di questa problematica. Le promesse di condoni e decreti per fermare le ruspe sono state disattese, ma non possiamo arrenderci perché, in Campania, si sta vivendo un vero e proprio dramma sociale. Non ci resta dunque che appellarci al presidente Renzi e abbiamo bisogno del sostegno dei sindaci che, così come è successo a Torre del Greco, non devono abbandonare i cittadini in questo delicato momento”.
A parlare è Michelangelo Scannapieco, leader di Diritto alla Casa, che evidenzia la necessità di portare avanti l’iter del ddl Falanga arenatosi alla Camera. “Ci rendiamo conto del difficile momento che sta attraversando il nostro Paese – si legge nel documento – e che sono tanti i problemi che attendono una risposta, ma quello del diritto alla casa è uno dei più urgenti. Chiediamo pertanto che ci venga data una dignitosa alternativa, che ci consenta di poter avere una casa e di riacquistare la fiducia nelle istituzioni”.