L’incontro previsto tra la delegazione guidata dal sindaco Giosuè Starita e il presidente della Regione Stefano Caldoro è stato rinviato per impegni da parte del governatore.
L’assessore ai Lavori Pubblici, nonché all’immagine della città oplontina, Antonio Irlando ha però spiegato che l’incontro si terrà nei prossimi giorni. Un incontro fondamentale per mettere sotto i riflettori le annose problematiche “strutturali” della zona del Quadrilatero, ma soprattutto per affrontare la questione dei fondi, ormai bloccati da tempo, che la Regione dovrebbe destinare alla città.
“Bisogna rivedere il nuovo progetto per la riqualificazione della zona del Quadrilatero”. Queste le parole dell’assessore, preoccupato non solo dallo stato di abbandono del quartiere, ma anche dall’abusivismo.
A tal proposito racconta di aver assistito personalmente, proprio in questi giorni, allo sgombero di una casa in via Carlo III che era stata occupata illecitamente da un gruppo di persone.
Un altro problema è rappresentato dalla difficoltà dell’individuazione dei proprietari di questi edifici che secondo Irlando sono defunti o non sono a conoscenza della loro eredità: sarebbe fondamentale dunque notificare agli eredi gli atti.
“Il primo passo riguardante il progetto di riqualificazione – ha affermato Irlando – consisterà nell’abbattimento delle palazzine che non possono essere ristrutturate e che daranno spazio a strutture utilizzabili dai cittadini come centri ricreativi e di aggregazione”.
L’assessore ha poi lanciato l’idea che si potrebbero vendere alcune palazzine, proprio come sta avvenendo in altri comuni italiani, al prezzo simbolico di un euro ad acquirenti che successivamente si sobbarcassero l’onere delle inevitabili pesanti ristrutturazione. Una strada percorribile ma solo dopo aver attentamente realizzato un censimento completo degli eventuali stabili e dei relativi proprietari.
Oltre al problema Quadrilatero delle Carceri, grande attenzione è rivolta, proprio in questi primi giorni di settembre con l’inizio del nuovo anno scolastico alle porte, anche per gli edifici scolastici: in questi giorni sono partiti dettagliati monitoraggi. Per i prossimi giorni sono programmati lavori di portata più ampia che però non interferiranno con la riapertura delle scuole.
Gianluca D’Ambrosio
