E’ dedicato allo studio di Eduardo l’anno accademico della Scuola di Teatro “Gregorio Rocco”, diretta dal M° Carmine Giordano. Questa la novità proposta ai nuovi allievi della scuola, centro di formazione artistica e culturale presente in maniera definibile “storica“ sul territorio anastasiano.
E’ noto che la Scuola di Teatro, Accademia Arti dello Spettacolo, (per info: 081-5305315), istituzionalizzata e finanziata dal Comune di Sant’Anastasia, ha quale Presidente Onorario il Prof. Mario Verdone.
Le iscrizioni in corso – la quota è simbolica e unica, mentre i corsi sono gratuiti – sono rivolte a coloro che intendono intraprendere la carriera artistica e non solo. Per tutte le scolaresche che lo richiedono vi sono invece incontri tematici e gli appassionati o uditori hanno accesso in giorni a loro dedicati.
Tutti questi soggetti possono mettersi in gioco con l’arte della scena e l’apprendimento teorico-pratico dell’educazione vocale, dizione, recitazione, gestualità, teoria e tecnica dell’improvvisazione, Storia del Teatro e dello Spettacolo, Arte del Mimo, Arte della Danza, canto individuale e corale, costumistica, trucco, arredotecnica, note di regia e stage di specializzazione sui linguaggi teatrali, tutto ciò senza trascurare i valori del territorio e il dialetto napoletano, quest’anno lingua principale del percorso didattico basato sul grande Teatro di Eduardo.
“In tanti anni di attività intelligente e propositiva la Scuola ha attraversato molte fasi di approfondimento del teatro d’autore, formando la professionalità di numerosi giovani – dice il Sindaco Lello Abete – e risvegliando nella nostra comunità un fermento culturale di alto valore, sia per le tematiche affrontate, sia per le prestigiose presenze artistiche, sollecitate ad essere nel nostro Teatro proprio grazie al lavoro del M° Giordano, come Carlo Croccolo, al quale ho avuto il piacere di consegnare il Premio Angrisano, promosso dalla Scuola di Teatro”.
Ed infatti sono vari i nomi di artisti, quali Roberto De Simone, Isa Danieli, Ruggero Cappuccio, Mariano Rigillo, Giuliano Montaldo e molti altri, nonchè di docenti universitari, come Bartalotta, Liotta e D’Ambrosio, che nel corso degli anni hanno dimostrato interesse e stima verso l’operato della Scuola, inseritasi nel mondo teatrale con proposte e offerte formative qualificanti, che ne hanno decretato il successo.
In occasione del 30° anniversario della scomparsa di Eduardo, il direttore e regista ha scelto di inserire nel corso del nuovo Anno Accademico testi e opere di Eduardo, anche per ampliare l’esperienza della Scuola di Teatro ed esplorare il mondo della commedia d’autore.
“Il nostro territorio deve essere aperto alle tradizioni ed alla cultura – dice l’assessore Fernando De Simone – valorizzando quello che abbiamo espresso negli anni ed attualmente, guardando con attenzione a tutte le attività che promuovono cultura, come l’Accademia, ormai una realtà consolidata”. “La Scuola – dice Carmine Giordano – studierà approfonditamente il teatro di Eduardo, lavorerà sulle sue tematiche ed il suo linguaggio per terminare lo studio con la messa in scena di un testo, per rileggerlo in maniera analitica e comprenderne tutta l’attualità, oltre i soliti schemi di riproposizione imitativa, al fine di ricavarne tutta l’originalità del patrimonio universale che esso rappresenta”.
Il progetto è stato recentemente dibattuto nella sala del Gregorio Rocco dal prestigioso scrittore e presidente dei critici teatrali Giulio Baffi, che ha discusso di molti aspetti del teatro eduardiano, riscuotendo il favore e l’interesse degli allievi e del folto pubblico.
“Sarà questo – spiega la prof.ssa Lucia Stefanelli Cervelli – anche un modo di comparazione e confronto con altri autori in vernacolo, per riconsiderare tutte le ricche possibilità espressive del nostro dialetto che rappresenta una vera e propria lingua, riconosciuta tale anche dall’UNESCO, che la protegge quale patrimonio dell’Umanità