“Qui si sana” disse Carlo II d’Angiò dopo essere guarito da una grave malattia grazie alla salubrità della sua dimora stabiese, quella che sarebbe passata alla storia come reggia di Quisisana. Dagli Angioni agli Aragonesi, dai Borbone ai Savoia, da demanio Statale a proprietà comunale; da regia dimora a casino di caccia, da ospedale militare ad albergo: sono state tante le vite di Quisisana fino alle recenti storie di degrado. Siamo negli anni Settanta, quelli che hanno visto Castellammare perdersi in un vortice di malapolitica e camorra, di crisi economica e sociale. La decadenza di Stabia determinò di riflesso anche il tramonto del Palazzo reale, i crolli provocati dal terremoto dell’80 fecero il resto.
I primi spiragli di luce sono arrivati solo agli inizi del nuovo millennio quando i lavori di restauro – terminati nel 2009- hanno riportato in vita i fasti di un importantissimo luogo del cuore per gli stabiesi. Il percorso di rinascita si è fermato bruscamente dinanzi ai dubbi e alle contraddizioni di improbabili destinazioni. Si è parlato di scuola di restauro, di residenza per cerimonie, di albergo e addirittura di casinò. Di recente, l’amministrazione comunale (la Reggia è stata oggetto di contesa in campagna elettorale) sembra aver tracciato la linea verso una riqualificazione sociale e low cost.
In questo nuovo contesto vanno analizzate le ultime iniziative che hanno finalmente rivisto la Reggia sulla scena del panorama culturale e turistico della area sorrentino-stabiese.
Dal 14 giugno scorso la Reggia ospita una bellissima mostra di reperti archeologici dell’antica Stabiae. Quaranta reperti provenienti dall’Antiquarium stabiese hanno letteralmente rivisto la luce dopo anni di buio profondo.
Il progetto, denominato “Dal buoi alla luce” e voluto dall’amministrazione comunale (in collaborazione con il Parco Regionale dei Monti Lattari e la Soprintendenza Archeologica), sta riscuotendo una buona partecipazione di pubblico (sia di cittadini che turisti) ma in particolare ha avuto il merito di coinvolgere anche le associazioni. Lo strumento utilizzato è stato quello di un avviso pubblico, attraverso il quale sono state invitate le associazioni senza scopo di lucro presenti sul territorio, con esperienza nel settore del turismo e della promozione archeologica, a collaborare con proposte di supporto e visite guidate.
A rispondere alla chiamata sono stati innanzitutto i giovani volontari del circolo Legambiente Woodwardia, famosi per aver organizzato, negli ultimi tre anni, la campagna Salvalarte Ager Stabianus svoltasi presso villa Arianna e villa S.Marco; iniziativa capace di coinvolgere come guide decine di volontari tra studenti e laureati oltre che migliaia di visitatori. « Lo spirito è lo stesso di Salvalarte, la volontà è quella di dare un piccolo contributo per la rinascita culturale del nostro territorio. Dal giugno scorso diversi gruppi di giovani volontari si sono alternati tutti i sabati pomeriggio, accogliendo e guidando gratuitamente le persone in visita alla mostra. Vi invitiamo a non perdere l’ultimo appuntamento con le nostre guide sabato 13 settembre dalle ore 16 alle 19 (la mostra continuerà sino al 30 settembre). Nel frattempo stiamo già lavorando per la prossima edizione di Salvalarte 2015, sperando che anche stavolta la Soprintendenza ci conceda l’autorizzazione» a parlare è il Stefano Scanu presidente dell’associazione.
Promozione culturale ed attivismo dei giovani, questi gli elementi che hanno fatto da sfondo all’ultimissima iniziativa in ordine di tempo: Il 29 agosto ed il 5 settembre si sono svolte le due serate del “CineAperitivo Crime Comedy” aprendo l’atteso NoCrime Film Festival.
«I numerosi ospiti hanno visitato un percorso artistico, degustato un aperitivo sulla terrazza panoramica ed infine hanno guardato una divertente commedia crime italiana. Attraverso la mostra, formata da due sezioni fotografiche, una pittorica e una dedicata al fumetto,abbiamo voluto creare un percorso d’arte poliedrico attraverso opere realizzate da giovani artisti del territorio campano. Il Il NoCrime Film Festival, divenuto evento di riferimento nazionale per il genere crime, proseguirà al Supercinema con un grande evento finale che si svolgerà neigiorni 18, 19, 20 Settembre. Tre intense serate dedicate al mondo del cinema durante le quali sarannoproiettati i dieci cortometraggi selezionati nell’ambito del concorso “NoCrime Contest” e si svolgerannoincontri con importanti personalità del cinema, performance artistiche e musicali»dichiara il giovane Direttore del NoCrime Film Festival, lo stabiese Luca Zingone.
Possiamo affermare dunque che la Reggia di Quisisana ed in generale il patrimonio culturale stabiese stanno ispirando le nuove generazioni, se anche l’impegno dell’amministrazione comunale sarà costante, allora forse, nel senso più letterale dell’espressione, ne vedremo delle belle.
Carmine Iovine