La crisi occupazionale che attanaglia l’intera area partenopea non risparmia la provincia : 70 gli esuberi previsti per i valorosi, è doveroso sottolinearlo, lavoratori dell’Auchan di Pompei da sempre contraddistintisi per cortesia e professionalità nei confronti dell’utenza. Una pietra miliare dell’hinterland vesuviano potrebbe a breve chiudere i cancelli e annullare in un attimo i sogni e le speranze legittime di chi ha operato da sempre con profondo senso di responsabilità e onestà.
Non si può tacere dinanzi ad un simile sfacelo, non si possono umiliare unità lavorative capaci di qualsiasi sacrificio pur di mantenere in piedi un’attività commerciale che ha dato e da lustro all’intera area in questione. Intervenga anche in questo caso il presidente della repubblica Giorgio Napolitano e lo faccia in nome dell’autorità democratica insita nell’altissimo ruolo ricoperto da chi guida il paese Italia. Basta con gli indugi, con le polemiche sterili e con gli attendismi pilotati : l’Auchan di Pompei esige l’immediato interessamento di chi per sua stessa natura politica dovrebbe essere votato alla difesa dei lavoratori e delle loro sacro sante rivendicazioni.
Non è ammissibile assistere a tale penoso scenario passivamente : emerga l’orgoglio dell’hinterland vesuviano, la tradizione storico – culturale di contesti urbani che vantano duemila anni di storia e lo faccia in nome di una società civile che non deve e non può tradire onesti lavoratori. Onore al merito, onore alle unità operative dell’Auchan di Pompei mai arresesi al fatalismo rinunciatario e al qualunquismo spicciolo di chi forse dietro le quinte avrebbe interesse a ridurre alla fame l’intera fascia vesuviana. Onore agli onesti lavoratori, onore a chi della propria realtà d’origine ha fatto ragione di vita e di orgoglio.
Alfonso Maria Liguori