Prima Latina (due volte in sette giorni) e poi Matera si sono dovute arrendere al cospetto dei gialloblù, che sembrano aver trovato sin da subito quella giusta amalgama tra i reparti e quel connubio col coach che spesso fatica ad arrivare. Due di queste vittorie, tra l’altro, sono arrivate in trasferta, proprio a denotare l’impatto più che positivo del sodalizio in questa stagione agonistica.
Ma se i primi due match sono stati disputati contro un avversario con un leggero inferiore grado di preparazione atletica e con l’organico ancora incompleto, non si può dire certamente lo stesso del terzo incontro disputatosi mercoledì sera al PalaPergola di Potenza, contro l’Olimpia Matera. E’ stata partita vera, tra due dei migliori collettivi del torneo di A2 Silver, che si sono fronteggiati a viso aperto, tenendo la partita in equilibrio per tutta la prima parte. Poi, gli ospiti hanno iniziato a fare la voce grossa e, trascinati dai canestri di Ruggiero (17), Simmons (14) ed Hamilton (24), hanno preso il largo, ampliando il vantaggio con il trascorrere dei minuti, fino al 65-90 finale.
Si è palesata, nel corso della sfida e rispetto ai primi due scrimmage, una migliore e crescente condizione atletica degli scafatesi, che stanno smaltendo lentamente i duri carichi di lavoro fisico impartiti ed ordinati dal preparatore Tiziano Megaro. A supporto di quanto detto, arrivano puntuali le statistiche di fine gara ed in particolare il dato relativo alle palle recuperate, che sono state addirittura 24 e non nascono da errori degli avversari, bensì dalla destrezza, dalla lucidità mentale ed dalla reattività articolari dei salernitani. «Abbiamo dato continuità a quanto visto nelle prime due uscite – ha dichiarato coach Francesco Ponticiello – mostrando ulteriori segnali di crescita, ampliando le opzioni difensive ed offensive. Stiamo crescendo anche fisicamente, grazie al lavoro del preparatore Megaro e l’assistenza del dr. Acanfora».Nell’ambiente gialloblù si respira una certa positività, che il tecnico napoletano non nasconde. «C’è stata da subito una chimica positiva, che si avverte ed è palpabile. Lo spogliatoio è sereno, grazie al lavoro da collante fatto da chi era qui già nella passata stagione. Chi è arrivato, invece, si è inserito nel gruppo con grande spirito di partecipazione. Anche io sono entrato subito in sintonia con tutti, con naturalezza, nonostante avessi allenato in precedenza il solo Di Capua. Non ho avuto problemi con nessuno degli atleti, nonostante avessi allenato il solo Di Capua, ma conoscevo da avversari praticamente tutti. C’è positività nell’aria – ha terminato – ma l’importante è non accontentarsi mai e spingerci sempre oltre».
Antonio Pollioso