Il Gazzettino vesuviano | IGV

Davide Bifolco, ancora manifestazioni al rione Traiano

Ancora manifestazioni di protesta nel Rione Traiano per l’uccisione del giovanissimo Davide Bifolco, ancora striscioni contro le forze dell’ordine, ancora odio. La stessa indifferenza cinica di una società che di civile ha ben poco costata la vita ad un giovanissimo figlio di Napoli continua ad inquinare il tessuto sano del territorio. Ecco le illazioni, i sospetti, le inevitabili cattiverie che vorrebbero la camorra stessa promotrice delle varie iniziative pubbliche in memoria di Davide Bifolco.

Tutto scontato, preventivato, opprimente: ghetti, lager , dormitori eternamente immersi nel disagio sociale e nella prevaricazione violenta, aree quali il Rione Traiano, Scampia, Pianura, Agnano, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio, Barra testimoniano vergognosamente l’assenza delle istituzioni a tutti i livelli di questa nostra Repubblica. Nauseano i comizi di qualche massone cresciuto alla corte dell’Italia che conta troppo lontani dalla realtà, le false promesse di un uomo di legge come il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che avrebbe veramente tanto di cui dare conto ai napoletani.

Dove sono i vertiti dello Stato e cosa fanno per rendere giustizia agli onesti contribuenti, i figli eccellenti di una terra bella e dannata amata ormai solo dal padreterno. Hanno inquinato aree paesaggistiche uniche per ecosistemi e posizione geografica, oasi del Mediterraneo che tutto il mondo ci invidiava ridotte a discariche a cielo aperto senza che nessun responsabile subisca le giuste conseguenze. Giovanissimi il cui futuro è stato irreparabilmente compromesso da gente senza scrupoli. Raccomandazioni a go go , imbrogli di ogni genere, collusione con la malavita organizzata : si sono ingrassate le scrofe politiche partenopee per decenni restituendo poco o nulla alle vittime innocenti di tanta avidità. Nonostante tutto miracolosamente Napoli è ancora viva : lo dimostra il cuore grande dei napoletani doc, capaci di perdonare e sopravvivere alle più agghiaccianti privazioni in nome di una ecletticità che nelle arti, nelle scienze e nello sport ha da sempre premiato la genialità dei partenopei.

Alfonso Maria Liguori

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