Ieri mattina una delegazione di attivisti del Movimento 5 Stelle Scafati, composta da Ivan Piedepalumbo, Giuseppe Sarconio e Antonio Perrino, ha incontrato il responsabile del settore servizi sociali Vittorio Minneci e l’assessore alle politiche sociali Annalisa Pisacane.
L’argomento di questo vertice straordinario sono state le agevolazioni tariffarie previste dalla delibera commissariale straordinaria 47 del 7 luglio 2014, in base alla quale, tra le altre cose, si prevede di destinare la quota del fondo ‘nuovi investimenti delle annualità 2014 e 2015’, al finanziamento delle agevolazioni tariffarie a carattere sociale.
Queste le parole degli attivisti per descrivere la situazione: “Si tratta del famoso Bonus Idrico, che però sa più di ‘Bonus Intrigo’ per la complessità di attuazione. Abbiamo infatti riscontrato ancora una volta la totale incompetenza della Gori con la complicità della politica a garantire un servizio equo senza fini di lucro per un bene comune come l’acqua.
Dalle parole del dirigente e dell’assessore abbiamo chiarito che la colpa di questo pasticcio è della Regione che ha caricato i Comuni di questo immane lavoro che graverà sulle tasche dei Cittadini perché le commissioni di valutazione vanno pagate, un lavoro che prima faceva la Gori. Le domande per la presentazione del bonus idrico previsto di 30.000 litri all’anno perverranno quest’anno direttamente al Comune il quale, già in carenza di personale, dovrà definire le graduatorie in base al reddito isee per un numero fin troppo vasto di utenti ai quali non tutti potranno beneficiarne per la difficile verifica dei reali aventi diritto.
Riteniamo che non è ammissibile che la Gori scarichi ancora una volta i propri oneri sull’ente comunale con ulteriori spese per le commissioni preposte; abbiamo pertanto sollecitato l’amministrazione a sollevare la problematica alla Regione e al Sindaco Aliberti.
Inoltre, chiediamo in maniera ancora più netta che questa amministrazione, dopo l’adesione alla Rete dei Sindaci, dia seguito alla nostra richiesta del 11 luglio scorso ed impugni con ricorso ad adiuvandum della delibera commissariale n. 26 de 27 marzo 2013 e n.27 del 31 marzo 2014 in vista degli aumenti percentuali previsti già per il 2014 e per il 2015 ( rispettivamente del 44% e 68%).
Basta continuare a speculare sull’acqua! Abbiamo bisogno di atti concreti e forti per scaricare definitivamente questa società privata dal nostro comune!”.
Raffaele Cirillo