Inizierà lunedì 22 settembre il servizio mensa scolastica per l’anno scolastico 2014/2015 che fino al 31 maggio 2015 sarà garantito agli alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
La parte più consistente del servizio interessa i piccolissimi “alunni” della scuola dell’infanzia che usufruiscono della mensa per cinque giorni a settimana, mentre gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado fruiscono della mensa, in media, uno o due giorni a settimana. E’ utile precisare a riguardo che l’amministrazione comunale, per venire incontro alle esigenze della comunità, interviene consistentemente con proprie risorse di bilancio per fronteggiare il costo del pasto.
L’intervento maggiore che l’Ente sostiene è a favore degli alunni della scuola dell’infanzia che è quello più significativo in termini economici, visto che gli stessi beneficiano della mensa per cinque giorni a settimana, dal lunedì al venerdì.
Per l’anno scolastico 2014/15, rispetto al precedente anno scolastico, sono rimaste invariate le fasce reddituali per la compartecipazione al costo del pasto. Per la scuola dell’infanzia, un nucleo familiare rientrante nella prima fascia reddituale (reddito Isee da 0 a 3.000 euro), sosterrà una spesa di 1,37 euro a pasto per il primo figlio; per il secondo figlio 1,01euro a pasto; per il terzo figlio 0,69 euro a pasto e per il quarto figlio 0,39 euro a pasto.
Per la scuola primaria un nucleo familiare rientrante nella prima fascia reddituale (reddito Isee da 0 a 3.000 euro), sosterrà una spesa di 1,41 euro a pasto per il primo figlio; per il secondo figlio 1,04 euro a pasto; per il terzo figlio 0,71 euro a pasto e per il quarto figlio 0,40 euro a pasto. Per la scuola secondaria di primo un nucleo familiare rientrante nella prima fascia reddituale (reddito Isee da 0 a 3.000 euro), sosterrà una spesa di 1,45 euro a pasto per il primo figlio; per il secondo figlio 1,07 euro a pasto; per il terzo figlio 0,72 euro a pasto e per il quarto figlio 0,41 euro a pasto. Per le restanti fasce reddituali (complessivamente cinque), per la scuola dell’infanzia, si va da un minimo di 1,53 euro a un massimo di 2,04 euro a pasto per il primo figlio.
Per la scuola primaria si va da un minimo di 1,57 euro a un massimo di 2,10 euro a pasto per il primo figlio. Per la scuola secondaria di primo grado si va da un minimo di 1,61 euro a un massimo di 2,15 euro a pasto per il primo figlio. Anche in queste fasce sono previsti sconti ulteriori dal secondo al quarto figlio. Per beneficiare della mensa scolastica occorre iscriversi al servizio, utilizzando il modello disponibile presso l’Ufficio refezione scolastica – uffici comunali Piano Napoli Villa Regina o scaricabile dal portale internet istituzionale – www.comune.boscoreale.na.it, nella sezione modulistica. Al modello, che va consegnato al protocollo generale del Comune, deve essere allegato certificato ISEE in corso di validità, relativo al reddito anno 2013.
Per l’acquisto del pasto bisogna recarsi, muniti solo di codice fiscale del genitore che ha inoltrato domanda di iscrizione al servizio, presso i seguenti esercizi commerciali, convenzionati con il Comune, che, senza alcun costo aggiuntivo, ricaricheranno il credito nel sistema informatico rilasciando, a ogni operazione, una ricevuta: bar-pasticceria Raiola Paduano Michele, via Marchesa n°342; sali e tabacchi Russomanno Gennaro Raffaele, via Giovanni della Rocca n°255/257; cartolibreria “L’Acquerello”, Via Nicola De Prisco n°12; negozio MGT di De Rosa Maria, via Giovanni Della Rocca n°563.
“A differenza degli anni precedenti quest’anno, d’intesa con i dirigenti scolastici, abbiamo garantito l’essenziale servizio fin dall’inizio delle attività didattiche –ha spiegato Maria Grazia Pisacane assessore all’istruzione -. Iniziare subito con la mensa contribuisce anche a venire incontro alle legittime esigenze delle famiglie e delle stesse istituzioni scolastiche”.
“Pur tra non poche difficoltà –ha dichiarato il sindaco Giuseppe Balzano- siamo riusciti nell’intento di non aumentare il costo del pasto per non gravare ulteriormente sul bilancio delle famiglie boschesi, in un momento di grave crisi economica come quello attuale”.