Nuova fumata nera sulla ricostruzione del cinema Aequa. Relegata, come al solito, nei punti finali di un Ordine del Giorno chilometrico, l’argomento è stato rimandato al prossimo Consiglio Comunale. Nell’Assise del 18 settembre si è discusso di altro e cioè sostanzialmente di Referendum comunali e di spiagge.
Poche le novità, comunque, in un consesso nel quale c’è una schiacciante supremazia della maggioranza, compattissima se si tratta di demolire le istanze che vengono dalle minoranze. Meno compatta se si guarda al suo interno dove le vecchie faide non si sono ancora sanate. Il Sindaco Gennaro Cinque ha dimostrato andando via quasi subito che la maggioranza c’è ancora, il numero legale regge e non c’è bisogno delle opposizioni per lo svolgimento dei Consigli Comunali. Si è guardato ancora bene però dal sedersi a fianco del Presidente Maurizio Cinque mentre nei banchi della maggioranza si sono notate un paio di assenze significative.
Questo clima non ha impedito il varo di un importante provvedimento sul quale c’è stata l’unanimità, ovvero il regolamento sui referendum comunali che d’ora in avanti anche a Vico Equense saranno possibili. I referendum potranno essere promossi dal Comune stesso oppure dal 20% degli iscritti nelle liste elettorali, ovvero dalla raccolta di 3.400 firme. Non sono ammissibili i Referendum che riguardano gli strumenti urbanistici attuativi e l’organizzazione degli apparati comunali, i tributi e le attività amministrative. La validità è sancita dalla partecipazione del 40% dei votanti, che a Vico corrisponde a 7.000 elettori.
Bocciata sonoramente, invece, la richiesta di delibera inoltrata da Dilengite e Cioffi, consiglieri della minoranza di centrodestra. Dilengite e Cioffi hanno proposto di revocare gli affidamenti triennali degli arenili ai privati anche e soprattutto alla luce del disastroso bilancio di fine stagione balneare. La gestione privatistica ha infatti prodotto la limitazione massima delle spiagge libere a spese soprattutto dei residenti nonchè il degrado delle zone limitrofe che risultano sporche e trascurate e l’invasione di turisti mordi e fuggi che arrivano dall’hinterland napoletano e che saccheggiano il territorio senza benefici per la collettività locale.
I due consiglieri hanno proposto di tornare alla vecchia gestione pubblica degli arenili che nei fatti risulta essere la migliore possibile e di limitare al massimo i pendolari del mare favorendo navette per i turisti alloggiati negli alberghi, nelle case-vacanza e per i residenti. Anche l’abolizione parziale dei parcheggi in riva mare sarebbe un deterrente per gli insopportabili invasori estivi.
A sorpresa il maresciallo Cioffi si è detto anche lui mortificato dalle condizioni in cui versano le spiagge vicane in estate, ma ciò non gli ha impedito di votare contro la proposta di delibera di Dilengite e Cioffi che è stata liquidata nonostante la giustezza degli argomenti portati all’attenzione.
Maria D’Ordia