“Non voglio assolutamente entrare nel merito di una delle pagine più nere della gloriosa storia della comunità salernitana.
La Città di Salerno, già capitale d’Italia è annoverata come esempio di tolleranza e di convivenza culturale.
Esprimo i sentimenti più autentici di vicinanza al Vescovo Mons. Luigi Moretti; ieri sera, non vi erano in gioco due ragazzini con un palloncino, vi era, tuttavia, in gioco la dignità di una comunità, la storia di una città e l’orgoglio di non confondere il sacro con il profano.
L’ insegnamento di Sua Santità Papa Francesco, che, ove mai ve ne fosse bisogno, sta facendo riscoprire i valori più autentici della fede cristiana, è l’unico posto in prima fila degno di tale posizione”.