Sant’Anastasia: grande partecipazione “La Festa della Tammorra”

tammorra pimonteGrande partecipazione a “la festa della tammorra-città di Sant’anastasia, organizzata dalla “San Ciro Onlus”, associazione molto attiva sul territorio Anastasiano.

L’evento rientra nell’ambito del progetto “le nostre radici” che ripropone le tradizioni culturali del nostro territorio. In un’affollata piazza Arco, numerose sono state le paranze intervenute, come la Paranza ro Lione di Scafati, Vecchia paranza del 3 maggio di Somma Vesuviana, On Bell o nient di Sant’Anastasia, Zi Riccardo e le donne della tammorra di Somma Vesuviana, paranza del sabato del fuoco e paranza del torchio entrambe di Somma Vesuviana, paranza di Giugliano e la paranza di Scafati.

Centinaia di persone si sono cimentate in esibizioni libere, hanno incantato la folla presente ed animato venerdì 19 e sabato 20 Settembre. Venerdì 19 settembre è stato riproposto il classico “Pellegrinaggio alla Vergine” della Madonna dell’Arco. I carri ,riuniti presso piazza del Lavoro, hanno sfilato per tutta la città ,accompagnati da canti e da balli .Giunti fuori al Santuario hanno salutato la Vergine,facendo inchinare i cavalli e dedicando alla Madonna i classici canti,infine i carri hanno sostato in piazza Madonna dell’Arco, ricevedo in dono dall’Associazione San Ciro, un quadretto con l’effige della Vergine. A seguire, fino a notte inoltrata con canti,balli e cultura tradizione anastasiana.

La piazza era allestita da vari stand presso i quali era possibile ammirare strumenti musicali fatti a mano, quali nacchere e tammorre dell’Associazione a perteca gruppo folkloristico di Somma Vesuviana, costruzioni nacchere di Raffaele Regista e dell’associazione musica e cultura di Somma Vesuviana.
Il presidente dell”associazione San Ciro Onlus Per l’occasione ha dichiarato: “Il cerchio della tammorra ha preso vita anche quest’anno ed alle due serate abbiamo riscontrato un’ampia partecipazione di giovani, segno che la tammorra è una tradizione coltivata e portata avanti anche dalle nuove generazioni. Ed è proprio per questo che la nostra associazione continuerà su questa scia: recuperare le nostre radici per preservare e consegnare ai nostri figli le tradizioni affinché non muoiano mai”.

L’appuntamento è all’anno prossimo, per un’edizione più ricca di sorprese.

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