L’Ufficio Immigrazione della Questura di Napoli nella mattinata odierna ha tratto in arresto il cittadino cinese JIN Xianwu, nato nel 1983 in Zhejang perché colpito da ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi per l’espiazione della pena di anni 4 di reclusione e 2.000 euro di pena pecuniaria per i reati di associazione a delinquere, introduzione nello stato di prodotti con segni falsi e ricettazione.
L’Ufficio immigrazione in data 02.07.2012 riceveva dallo straniero la richiesta di rilascio del permesso di soggiorno e come di prassi, prima di rilasciare il titolo autorizzativo, effettuava i dovuti accertamenti sulla documentazione consistenti tra l’altro, nell’acquisizione e controllo dei precedenti fotodattiloscopici e del casellario giudiziale.
A seguito di tale valutazione emergeva che a carico dello Jin gravavano numerose sentenze di condanna per reati ostativi al rilascio del permesso di soggiorno. Quindi si sospendeva la pratica per il rilascio e veniva emesso nei suoi confronti un provvedimento di diniego al rilascio del permesso di soggiorno.
Le ricerche effettuate a suo carico davano esito negativo in quanto lo straniero risultava sconosciuto a tutti gli indirizzi a lui riconducibili.
Successivamente, l’ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Palmi, emetteva a carico dello JIN Xianwu il provvedimento di cattura per i reati sopraindicati.
Alla luce del nuovo provvedimento, veniva incrementata l’attività di ricerca dell’uomo e solo dopo un attenta quanto discreta attività informativa esperita nei giorni successivi si veniva a conoscenza che lo straniero poteva aver trovato riparo in un non meglio precisato indirizzo della città di Prato. A conforto di quanto supposto, si verificava che il legale che tutelava gli interessi dello Jin Xiangwu relativi al rilascio del permesso di soggiorno era un avvocato con studio in Prato. Quindi, si riteneva opportuno contattare quell’ufficio legale al fine di ottenere ulteriori informazioni circa 1’attuale residenza del ricercato.
Pur non riuscendo ad ottenere l’indirizzo ove il latitante dimorava, con un escamotage, si riusciva a convincere l’avvocato della necessaria presenza dello straniero in questi uffici e nella giornata odierna, lo straniero qui convenuto, previa completa identificazione veniva tratto in arresto e associato alla casa circondariale di Poggioreale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.