E’ sicuramente qualcosa di imperdibile la collezione di dipinti dell’artista campano Fabio Niola, attualmente in mostra alla Galleria Arte Barbato di Scafati su Corso Nazionale.
Sono opere ricche di elementi e significati eterogenei il cui filo conduttore sono le grandi bugie e le promesse non mantenute della storia e della società, le cui conseguenze si protraggono nelle realtà, talvolta antitetiche, presenti nei dipinti del maestro Niola; è proprio la menzogna infatti il filo conduttore da cui questa particolare collezione è stata battezzata “Lie to me”, ovvero mentimi.
Incontrando l’autore nell’evento inaugurale del 20 settembre, scopriamo la varietà di elementi e figure che caratterizzano la sua arte, dove il mondo dell’animazione e del fumetto si scontrano con leggende medievali e con molteplici componenti esoterici, così, secondo le parole dello stesso Fabio Niola anche “quella che apparentemente sembra essere una porta aperta di semplice carta ritagliata, rappresenta la trasposizione della leggenda medievale del Re Pescatore, il re a cui fu tagliata la testa e che promise ai suoi soldati, in cambio della testa di un conte, di aprire le porte della conoscenza.
In tal modo nell’opera si realizza un invito a visitare la conoscenza profonda”.
Secondo il ‘padrone di casa’ Franco Barbato “l’arte di Niola supera l’impatto e la potenza raggiunte con la pop art, lanciandosi nella creazione di un nuovo linguaggio comunicativo”.
Personalmente posso sicuramente affermare che vale la pena fare un salto alla Galleria Arte Barbato per ammirare le opere di Fabio Niola; il suo è sicuramente un tipo d’arte capace di turbare e intrigare lo spettatore lasciandolo interdetto e incuriosito, sospeso e confuso tra verità e bugie.
Raffaele Cirillo
