Continuano le tappe dei NApoliEXtraCOmunitaria in questo scorcio di fine estate che li ha visti protagonisti in un tour artistico, sociale-politico riscuotere consensi di pubblico e di critica; il prossimo appuntamento nell’ambito delle giornate dedicate alla festa de “L’Altra Pomigliano” 1à Festa per il lavoro e i diritti che si terrà in Piazza G. Leone (già Piazza Primavera) dal 25 al 28 settembre p.v. a Pomigliano d’Arco; Venerdì 26 settembre concerto di musica popolare con NApoliEXtraCOmunitaria , feat Luca Rossi alle ore 21.00,in
“L’hinterland vesuviano”
e a seguire Daniele Sepe & Art Ensemble of Soccavo
Il messaggio forte dei NApoliEXtraCOmunitaria, è quello di non arrendersi, cantando con la voce dell’anima, del cuore per liberare la nostra terra dai pregiudizi, dall’illegalità gridando la “nostra rabbia” di forte volontà di onestà e sano vivere civile, comprendendo una serie di momenti che intendono comunicare, tramite testi e musica scritti per lo più da Pasquale e Carmine Terracciano, che ha curato anche gli arrangiamenti; una testimonianza viva della tradizione, con un messaggio di speranza e fiducia di un Sud che vuole emergere dall’indifferenza e dalla massificazione globalizzata.
Il gruppo è stato ospite, tra l’altro, al Festival Euromediterranea – Bolzano 1998, al Festival Internazionale di Buskers – Teramo 1999, al Festival Internazionale “ Projekt Natur “ Vienna 2001, al Festival “ Xong ” nona edizione – Malles Venosta (BZ) 2007,al THON. DOC. PROJECT. 4° Transnational Meeting – Dep. Etudes Univ. Sapienza Roma- Dir. Gen. Junta ANDALUSIA- Ventotene 2007; al Vendemmiamo la Catalanesca – Cantine Olivella – Sant’Anastasia (Na) III e IV edizione 2010, 2011, Palco Libero 2012 Teatro Trianon etc.
NApoliEXtraCOmunitaria ripercorrerà l’hinterland vesuviano attraverso la musica, la sua anima popolare. Fronne, canti ‘a carrettiere, canti a figliola, tammurriate.
Un percorso, uno spettacolo che si snoda attraverso l’evoluzione e il mutamento dei canti popolari e contadini; “E fronne ‘e limone , e canti a carrettiere, e canti a figliola” e tutto quanto serviva a comunicare nel mondo agreste nei secoli passati, fino alle sonorità etniche passando per le trasformazioni che hanno cambiato la forma ma non contaminato i contenuti oltre a canti tradizionali. Canzoni e musiche che raccontano le nostre radici, la nostra storia” oltre a brani quali:“Guerra, Canto dei San Fedisti, Fronna2, ‘A Flobert, Rumba de scugnizzi, Auciello Crifone, Malarazza, Figliolando, ‘A cantina de zì Teresa, Quant’è bello chi sape… , “ che appartengono ad un nuovo progetto sulle sonorità del mediterraneo e sulla “contaminazione”.
Musicisti:
Lucio Catàvero, basso, voce
Antonio De Falco, chitarra
Raffaele Del Prete, batteria
Lorenzo De Michele, tastiere
Francesco Di Maio, sassofono
Maurizio Saccone, sassofono
Pasquale Terracciano, voce, tammorre, strumenti popolari
Pietro Tranchese,chitarra