Nel corso della riunione dei capigruppo tenutasi ieri mattina a palazzo De Fusco, è stato deciso che il consiglio comunale dello scorso 19 settembre dovrà essere riconvocato in data 30 settembre 2014 alle ore 08:00.
Contrastanti le opinioni dei consiglieri comunali in merito alla decisione. Per l’opposizione, che ha bollato fin da subito come illeggittima la precedente assise per vari vizi procedurali, la scelta della riconvocazione si è resa necessaria per garantire i principi di trasparenza dell’attività amministrativa.
Per la maggioranza, invece, non ci sarebbe stata alcuna anomalia nella procedura e la decisione di dare il via libera ad un nuovo consiglio comunale “in modalità replica” sarebbe dettata solo dall’intenzione di voler dare un segnale di apertura, di distensione alla minoranza.
Di fatto, la questione è arrivata sulla scrivania del Prefetto di Napoli, ai quali i tre consiglieri d’opposizione Franco Gallo, Bartolo Martire e Attilio Malafronte hanno inviato un documento nel quale si evidenziano le principali anomalie che sarebbero state rilevate lo scorso 19 settembre (punto integrato nell’ordine del giorno, non discusso in via preventiva nella conferenza dei capigruppo; copie delle delibere oggetto di votazione non fornite al consigliere Gallo; richiesta avanzata dall’opposizione di interrompere il consiglio per procedere alla convocazione della riunione dei capigruppo per maggiori approfondimenti; istanza avanzata e non accolta dal presidente del consiglio comunale).
Al di là delle diverse posizioni, l’assise pubblica sarà ripetuta. In aula saranno portati gli stessi 13 punti del precedente consiglio dei quali,dieci di essi, parlano dei debiti fuori bilancio. Si procederà alla discussione per poi mettere nuovamente ai voti ogni singola delibera.
Marianna Di Paolo
