È questo l’aspetto più importante della recente normativa regionale approvata dal consiglio di palazzo Santa Lucia lo scorso agosto e che nel prossimo mese di ottobre tornerà indietro con le eventuali osservazioni del Consiglio dei ministri, chiamato a esprimersi sulla costituzionalità della normativa. Un ritorno quello della legge molto attesa, anche per sciogliere i dubbi legati alla sua possibile estensione agli immobili che ricadono nelle aree protette del parco nazionale del Vesuvio. La settimana scorsa sul tema si è tenuto un secondo incontro che ha visto partecipare oltre ai responsabili dell’ente, tutti i rappresentanti dei tredici comuni che ricadono nelle aree protette del parco (Boscoreale, Boscotrecase, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre del Greco e Trecase), incontro svoltosi negli uffici della Regione al Centro direzionale di Napoli alla presenza dell’assessore Urbanistica e governo del territorio, Ermanno Russo: “Abbiamo affrontato esclusivamente l’argomento dell’estensione della norma alle aree che ricadono nel perimetro del parco – sottolinea ancora l’assessore Mele, che nella giunta guidata dal sindaco Ciro Borriello ha anche la delega per i rapporti con l’ente Vesuvio – con il preciso impegno di capire se la legge è valida anche per quegli immobili che ricadono all’interno delle aree protette a ridosso del vulcano.
Su suggerimento dell’assessore Russo, si è inteso aspettare il parere del Consiglio dei ministri in merito alla costituzionalità del provvedimento prima di aggiornare i lavori. Solo in quel momento, il ritorno della legge con il visto è previsto infatti per la prima decade di ottobre, si potrà essere più chiari su un argomento che sta a cuore a migliaia di famiglie residenti nei tredici comuni che appartengono all’ente”.