“La città di Gragnano vive da anni un problema serissimo di cui, però, purtroppo, poco si parla: l’omertà. L’omertà è l’humus nel quale è nata e sta prosperando la deriva morale che sta colpendo non solo Gragnano ma tutta la provincia di Napoli”.
A dirlo è Vincenzo Zurlo, presidente dell’Associazione “LegalmenteItalia”, a margine della fiaccolata contro la criminalità che si è tenuta ieri sera a Gragnano.
“L’omertà è silenzio, e il silenzio aiuta la delinquenza e le mafie a tutti i livelli, dai grandi affari illeciti ai piccoli reati. Per questo, è necessario lavorare tantissimo nelle scuole, e noi come associazione lo stiamo facendo da tempo. C’è bisogno dell’aiuto di tutti per vincere le resistenze che impediscono il risveglio delle coscienze e per insegnare ai più giovani l’importanza del rispetto delle regole”, ha aggiunto Zurlo.
Prima del flash-mob dei negozianti gragnanesi che simbolicamente, in segno di solidarietà nei confronti del collega ferito durante una rapina, qualche giorno fa, hanno fermato l’attività per 5 minuti, nella biblioteca comunale c’è stato un affollato incontro con rappresentanti del mondo dell’associazionismo, della società civile, delle istituzioni e con tanti, tantissimi cittadini non solo di Gragnano ma dell’intero comprensorio.
“Un gesto di vicinanza – ha spiegato ancora Zurlo – nei confronti di Enrico Sorrentino da parte di quella parte di Gragnano che si ribella alla criminalità e che ha simbolicamente riaccompagnato lo sfortunato tabaccaio al suo lavoro ad una settimana esatta dal raid nel suo esercizio commerciale”.
“Dobbiamo essere noi amministratori i primi a dare l’esempio, a fronteggiare a viso aperto la criminalità – ha detto il sindaco di Gragnano Paolo Cimmino, presente insieme ai colleghi di Lettere, Casola e Pimonte all’evento –. Non ci faremo intimidire. Questa Amministrazione si distinguerà per trasparenza”.
All’incontro in tabaccheria ha partecipato don Nino, parroco della chiesa di Aurano-Caprile che ha ricordato le parole di Papa Francesco sull’importanza che anche “la Chiesa faccia fare la sua parte” sottolineando inoltre come “l’assioma cristianità e legalità debba procedere di pari passo”.
Il giornalista Gaetano Angellotti ha infine ripercorso cronologicamente l’escalation dei fatti criminali che hanno interessato la città dal duplice omicidio D’Antuono-Donnarumma fino alla rapina ad Enrico Sorrentino.