L’importanza dell’immagine nell’epoca del web 2.0 passa, per forza di cosa, dalla Rete. Lo hanno capito le aziende, che stanno investendo
ingenti somme di denaro per migliorare il proprio appeal sui consumatori di internet, ma anche i “comuni mortali” che curano un blog o un profilo sui social network. Parallelamente, però, filtrare solo immagini “positive” è praticamente impossibile, così come impedire violazioni, commenti e post che ledono la persona e la sua identità digitale.
“Per questo motivo, abbiamo deciso di dare una svolta alla nostra vita professionale, scegliendo di dedicarci quasi esclusivamente ai reati commessi sulla Rete, alla tutela della web reputation e alla sua costruzione”. A parlare sono Pierina Di Stefano e Michele Di Somma, due giovani avvocati penalisti del Foro di Torre Annunziata, che durante l’estate hanno elaborato il progetto “T.R.ON” (Tutela della Reputazione Online), trasformando il loro studio legale in uno sportello dedicato all’identità digitale per persone fisiche e brand. “Numerosi sono i casi di diffamazione e osservanza del diritto all’oblio che abbiamo già trattato – spiegano i due avvocati del Napoletano – per questo abbiamo maturato
la convinzione che sia necessario – sia per la tutela dell’identità digitale che per garantire il principio del diritto di cronaca – essere presenti con
attività concrete al fianco dei clienti”.
Dunque, l’idea dei due giovani avvocati Di Stefano e Di Somma, che hanno deciso di cambiare volto al proprio studio legale, una innovazione professionale che parte dalla Provincia di Napoli e offre un modo diverso di intendere la tutela della reputazione online e la progettazione dell’identità digitale.